Il Primo Ministro Giorgia Meloni ha convocato una riunione di gabinetto per approvare il pacchetto il 1° maggio, Giornata Internazionale dei Lavoratori.

I funzionari governativi hanno dichiarato che circa 3,4 miliardi di euro (3,73 miliardi di dollari) andranno a ridurre quest'anno il cosiddetto cuneo fiscale, la differenza tra lo stipendio pagato dal datore di lavoro e quello portato a casa dal lavoratore, con un beneficio per i dipendenti con un reddito annuale fino a 35.000 euro.

Il Tesoro finanzierà lo schema aumentando marginalmente il deficit di bilancio del 2023 al 4,5% del prodotto interno lordo (PIL), dal 4,4% secondo le tendenze attuali.

Roma intende anche ammorbidire le regole che limitano i contratti di lavoro di durata compresa tra 12 e 24 mesi e abolire dal 1° gennaio 2024 il regime di riduzione della povertà "salario dei cittadini" introdotto nel 2019, secondo una bozza visionata da Reuters.

"Il pacchetto taglia le risorse contro la povertà ed espande il lavoro precario. Approvarlo il 1° maggio è una provocazione", ha detto il deputato dell'opposizione del Partito Democratico Antonio Misiani.

Nella bozza, il Governo afferma che una maggiore flessibilità consente alle aziende di adattarsi alle incertezze del mercato, mentre i critici sostengono che la proliferazione di contratti a breve termine aumenta l'insicurezza del lavoro e rende le persone ansiose per il futuro.

Meloni prevede nuovi programmi di welfare con un costo per i contribuenti di 7,7 miliardi di euro nel 2024, circa il 12% in meno rispetto agli 8,8 miliardi stanziati per il piano salariale dei cittadini.

I poveri di età compresa tra i 18 e i 59 anni potranno richiedere 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi.

Il programma di salario dei cittadini prevede una media di circa 550 euro per famiglia e non ha una data di scadenza, a condizione che i beneficiari non rifiutino le offerte di lavoro.

La Meloni vuole sostituire il regime per costringere le persone abili a cercare lavoro.

Le famiglie bisognose che comprendono persone disabili, minori o persone di almeno 60 anni avranno diritto a più di 500 euro per un massimo di 30 mesi.

Un'ulteriore agevolazione fiscale, valida fino a dicembre, è pensata per incoraggiare gli imprenditori ad assumere giovani che non lavorano né studiano.

I dati dell'OCSE mostrano che il 26% degli italiani di età compresa tra i 15 e i 29 anni nel 2021 rientrava in una categoria nota come NEET (Not in Education, Employment or Training), molto più alta della media dell'Unione Europea.

(1 dollaro = 0,9114 euro)