L'Italia avvierà una nuova indagine sull'acquisizione concordata di Prelios, società di gestione del credito e del settore immobiliare, da parte di ION, nel caso in cui la fintech dovesse impegnare le azioni della società in questione come garanzia per il finanziamento dell'operazione, hanno dichiarato tre persone vicine alla questione.

Il Governo italiano ha già esaminato la transazione e ha informato entrambe le parti che non intende bloccare l'operazione utilizzando i suoi cosiddetti poteri d'oro, hanno detto le fonti, confermando un precedente rapporto di Reuters.

La legislazione sul golden power consente all'Italia di intervenire in operazioni che coinvolgono settori considerati strategici, come quello bancario, energetico, delle telecomunicazioni o sanitario.

Tuttavia, l'ufficio di gabinetto ha chiesto di essere informato nel caso in cui ION dovesse impegnare azioni o altri beni di Prelios come garanzia per il finanziamento bancario che il gruppo ha ottenuto per finanziare circa la metà dell'acquisizione da 1,35 miliardi di euro (1,4 miliardi di dollari).

Tale notifica farebbe scattare una nuova inchiesta, ritardando forse la conclusione dell'affare, anche se gli avvocati di ION hanno messo in dubbio la necessità di tale notifica e le discussioni sono in corso, ha detto una persona a conoscenza della questione.

ION ha rifiutato di commentare. Il gruppo di software bancario, fondato dall'imprenditore italiano Andrea Pignataro, ha accettato di acquistare Prelios dal fondo hedge statunitense Davidson Kempner Capital Management nell'agosto 2023.

Le discussioni con i finanziatori sulle dimensioni e i termini del finanziamento per l'affare si sono trascinate per mesi, minacciando a un certo punto di far deragliare l'acquisizione.

Nel 2021 ION ha acquisito il fornitore italiano di software bancari Cedacri in un'operazione valutata a 1,5 miliardi di euro e il gestore di crediti e dati Cerved in un'operazione valutata a 2 miliardi di euro.

Dalla sua introduzione nel 2012, i governi italiani che si sono succeduti hanno utilizzato il regolamento sui poteri d'oro principalmente per bloccare le incursioni cinesi e russe nel Paese.

(1 dollaro = 0,9193 euro) (Relazioni di Giselda Vagnoni e Giuseppe Fonte a Roma, Valentina Za a Milano Redazione di Tomasz Janowski)