La Cina ha segnalato 116 infezioni a trasmissione interna con sintomi clinici confermati per giovedì, soprattutto a Xian e nella provincia di Henan, in calo rispetto alle 132 del giorno prima, i dati ufficiali hanno mostrato venerdì.

Xian, una città di 13 milioni di abitanti nel nord-ovest della Cina, è entrata nel suo 16° giorno di isolamento, anche se i funzionari hanno detto che l'epidemia è stata messa sotto controllo. Xian è nella provincia di Shaanxi che confina con Henan.

"Il rischio di un rimbalzo su larga scala dell'epidemia (di Xian) è stato ampiamente contenuto", il servizio di notizie ufficiale Xinhua ha citato Li Qun, un funzionario per il controllo e la prevenzione delle malattie, in un articolo pubblicato alla fine di giovedì.

Durante l'isolamento di Xian, i residenti si sono lamentati per l'accesso limitato al cibo e alle cure mediche, e la storia di una donna incinta che ha perso il suo bambino non nato dopo aver aspettato fuori da un ospedale locale per due ore ha provocato rabbia sui social media cinesi e ha portato alla punizione di funzionari della città.

Il vicepremier cinese Sun Chunlan ha detto di essere "addolorata e profondamente imbarazzata" per le difficoltà della gente ad assicurarsi i servizi ospedalieri a Xian, ha detto l'agenzia di stampa Xinhua.

"Le istituzioni mediche ... non devono semplicemente respingere i pazienti con qualsiasi scusa durante il controllo COVID", ha detto Sun.

Venerdì il governo della città ha detto che alle persone senza prova di un risultato negativo del test entro 48 ore non deve essere impedito di lasciare i loro complessi residenziali per andare in ospedale, ribaltando un requisito precedente.

I focolai in Cina rimangono minuscoli rispetto a molti oltreoceano e la variante Omicron, altamente trasmissibile, non è ancora stata annunciata tra le infezioni locali a Henan o Xian, ma i governi locali hanno mantenuto alta la vigilanza.

La politica cinese di bloccare qualsiasi cluster dal diffondersi ulteriormente ha assunto un'urgenza extra in vista delle Olimpiadi invernali, che andranno in scena a Pechino e nella vicina provincia di Hebei a partire dal 4 febbraio, e con la stagione dei viaggi per le vacanze del Nuovo Anno Lunare che inizia tra meno di due settimane.

Non ci sono state nuove vittime giovedì, lasciando il bilancio delle vittime invariato a 4.636. La Cina continentale aveva 103.295 casi sintomatici confermati al 6 gennaio, compresi quelli locali e quelli importati.