La Cina non accetterà mai le "accuse infondate" che le sono state rivolte durante il vertice della NATO di questa settimana a Washington, ha detto il Ministro degli Esteri Wang Yi al suo omologo olandese durante una telefonata, ha dichiarato il suo Ministero.

Wang ha detto che la Cina è disposta a mantenere i contatti con la NATO su "un piano di parità" e a condurre gli scambi sulla base del rispetto reciproco, chiedendo all'alleanza militare di non interferire con i suoi affari interni né di sfidare i suoi interessi.

Ha detto che la Cina e i Paesi della NATO hanno sistemi politici e valori diversi, ma questo non dovrebbe essere un motivo per la NATO di "istigare il confronto con la Cina".

"La strada giusta è rafforzare il dialogo, migliorare la comprensione, costruire la fiducia reciproca di base ed evitare errori strategici", ha detto Wang nella telefonata di giovedì.

Giovedì la Cina ha criticato la dichiarazione del vertice della NATO, che l'ha descritta come un "sostenitore decisivo" dello sforzo bellico della Russia in Ucraina, come parziale e "seminatrice di discordia".

Il portavoce del Ministero degli Esteri ha detto che la "enfatizzazione" della responsabilità della Cina nei confronti della crisi ucraina da parte della NATO "ha un intento malevolo".

Riguardo alle relazioni con l'Olanda, Wang ha detto che la Cina è disposta a stabilire stretti legami con il nuovo governo olandese e a portare avanti un dialogo a tutto tondo.

Ha aggiunto che la Cina crede che i Paesi Bassi incoraggeranno l'Unione Europea a guardare la Cina in modo obiettivo e razionale, e a svolgere un ruolo costruttivo nel mantenere uno sviluppo sano e stabile delle relazioni Cina-UE.

Il vertice della NATO ha affermato che Pechino continua a porre sfide sistemiche all'Europa e alla sicurezza.

La settimana scorsa l'Unione Europea ha confermato che imporrà tariffe fino al 37,6% sulle importazioni di veicoli elettrici prodotti in Cina, una mossa che ha inasprito la tensione commerciale con Pechino.

Inoltre, secondo quanto riferito, la Commissione Europea ha iniziato a sondare l'industria dei semiconduttori della regione per conoscere le sue opinioni sull'espansione della produzione cinese di chip per computer di vecchia generazione.