L'Unione Europea subirà la "piena misura" delle ritorsioni russe per il suo piano di utilizzare i proventi dei beni russi congelati per aiutare l'Ucraina, ha dichiarato giovedì la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

I Paesi dell'Unione Europea hanno formalmente adottato un piano per utilizzare i profitti inaspettati dei beni della banca centrale russa congelati nell'UE per la difesa dell'Ucraina, ha dichiarato martedì il governo belga.

La Russia afferma che tale azione è illegale e mina le fondamenta del sistema finanziario globale.

"Stiamo parlando di un altro tentativo di legittimare il furto a livello statale", ha detto Zakharova ai giornalisti, affermando che l'UE ha dimostrato di non poter essere considerata una giurisdizione affidabile per gli investitori.

Il Segretario del Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, ha dichiarato giovedì che i beni russi immobilizzati rappresentano una potenziale fonte di sostegno per l'Ucraina fino al 2025 e oltre.

I negoziatori del G7 stanno discutendo da settimane su come sfruttare al meglio circa 300 miliardi di dollari di attività finanziarie russe, come le principali valute e obbligazioni governative, che sono state congelate poco dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca nel febbraio 2022.

Gli Stati Uniti stanno spingendo per trovare un modo per anticipare il reddito futuro di queste attività, sia attraverso l'emissione di un'obbligazione o più probabilmente concedendo all'Ucraina un prestito che, secondo loro, potrebbe fornirle fino a 50 miliardi di dollari nel breve termine.

La Russia ha minacciato ritorsioni per settimane, ma le opzioni di Mosca sono limitate quando si tratta di beni sovrani e non è chiaro quale forma potrebbe assumere una punizione.

La capacità della Russia di effettuare ritorsioni simili se i leader occidentali dovessero sequestrare i suoi beni congelati è stata erosa dalla diminuzione degli investimenti stranieri, ma potrebbe invece puntare al denaro degli investitori privati.