Lawrence Hurley si occupa della Corte Suprema per Reuters.

"Tradizionalmente, prima dei recenti cambiamenti nel personale della Corte, anche se aveva una maggioranza conservatrice, era piuttosto riluttante a tuffarsi immediatamente in queste grandi questioni culturali. E questo a causa del personale della Corte, dove c'era una maggioranza conservatrice di 5-4. Ma il giudice Anthony Kennedy, che era al centro della corte, a volte si schierava con i giudici liberali e non era sempre un voto conservatore affidabile. Ora, grazie alle tre nomine effettuate dal Presidente Trump, la Corte ha una maggioranza conservatrice di 6-3 e non dipende più da un solo voto".

"L'obiettivo dei conservatori è stato a lungo quello di eliminare l'azione affermativa, e ci hanno provato diverse volte in passato, fallendo. Quindi il fatto che la Corte abbia accettato di ascoltare questi due casi, uno di Harvard e uno dell'Università della Carolina del Nord, dimostra che c'è almeno un certo interesse da parte della Corte ad affrontare la questione. E in base al fatto che questa è stata una causa conservatrice per così tanto tempo, sembrerebbe che ci sia una discreta possibilità, con una corte di 6-3 conservatori, che probabilmente saranno per lo meno restrittivi, se non addirittura che finiranno del tutto".

Hurley dice che i conservatori della Corte sembrano anche pronti a sminuire o addirittura rovesciare Roe v. Wade, in un caso del Mississippi sul divieto di aborto dopo 15 settimane, e ad ampliare i diritti sulle armi, in un caso di New York sul porto d'armi in pubblico.

Ma Hurley dice che ci sono stati casi in cui i conservatori non hanno deciso come ci si aspettava.

"Il giudice Neil Gorsuch, uno dei conservatori, era nella maggioranza quando la Corte ha ampliato le tutele LGBT nel diritto del lavoro, cosa che ha sorpreso alcune persone. E poi, dal punto di vista politico, la Corte non è stata particolarmente amica dell'ex Presidente Trump. Ha respinto diverse cause che lui ha intentato a titolo personale in merito a varie indagini, compreso l'attacco del 6 gennaio al Campidoglio. Inoltre, la Corte non è stata coinvolta nelle elezioni del 2020 e ha respinto varie sfide ai risultati presidenziali".

Le sentenze sul divieto di aborto in Mississippi e sul caso dei diritti di arma da fuoco a New York sono attese per la fine di giugno.

La sentenza sul caso relativo alle pratiche di ammissione degli studenti è prevista per il prossimo anno.