Blocco 1: Le notizie fondamentali

  • X ottiene una licenza per le criptovalute

X, precedentemente noto come Twitter, ha ottenuto una licenza dal Rhode Island per offrire servizi legati alle criptovalute, tra cui scambi e portafogli digitali. I dettagli di ciò che X intende fare con questa licenza non sono ancora chiari, poiché né la piattaforma né Elon Musk hanno rilasciato alcuna dichiarazione in merito. Ignoriamo inoltre se questa licenza consentirà a X di operare in tutti gli Stati Uniti o solo nel Rhode Island. Tuttavia, X ha già incluso la possibilità di effettuare donazioni in bitcoin, il che dimostra il suo grado di apertura sul tema delle criptovalute.

  • L'India sostiene lo sviluppo delle criptovalute

Il primo ministro indiano Narendra Modi ha invitato alla democratizzazione e all'adozione delle criptovalute, sottolineando che è "inutile cercare di frenarne lo sviluppo". Modi auspica una regolamentazione globale armonizzata, che includa i Paesi del Sud, e indica che questi asset potrebbero offrire nuove strade economiche ai Paesi emergenti. Tale presa di posizione avviene nel contesto degli incontri dei BRICS+ e dell'attuale presidenza indiana del G20.

  • Hong Kong sviluppa obbligazioni su blockchain

L'Autorità monetaria di Hong Kong (HKMA) ha pubblicato un rapporto positivo sulla tokenizzazione di 102 milioni di dollari di obbligazioni verdi, effettuata a febbraio nell'ambito del progetto Evergreen. Il rapporto evidenzia il potenziale del registro distribuito (DLT) per migliorare l'efficienza, la liquidità e la trasparenza dei mercati obbligazionari. Per questo progetto, la HKMA ha utilizzato Hyperledger Besu e Canton, tecnologie che consentono la programmazione di blockchain e l'interoperabilità. La HKMA spiega inoltre che continuerà a collaborare con gli operatori del mercato per esplorare altre applicazioni blockchain.

  • Ethereum è in forma

Lo staking sulla blockchain di Ethereum continua a guadagnare popolarità, con oltre 24 milioni di ETH (il 20% dell'offerta totale) attualmente impiegati nel processo di staking per proteggere la rete. Da quando Ethereum è passato al consenso Proof-of-Stake quasi un anno fa, il numero di validatori è aumentato di quasi il 35%. Nonostante il rallentamento dell'attività on chain e il calo del prezzo dell'ETH, lo staking rimane solido e offre un rendimento annuo di circa il 3,7%. Questi dati indicano che Ethereum gode di buona salute, anche in un mercato complicato.

 

Numero di ether impiegati nello staking sulla rete

Beaconcha.in

Blocco 2: L'Analisi Criptica della settimana

Gli Stati Uniti sono potenzialmente un passo più vicini all'autorizzazione di un Bitcoin Spot Exchange-Traded Fund (ETF), considerato il Santo Graal dei prodotti finanziari sostenuti dal sacrosanto bitcoin. Martedì scorso, la Corte d'Appello degli Stati Uniti, guidata da una triade di giudici, ha smontato gli argomenti della Securities and Exchange Commission (SEC) per aver sistematicamente respinto le proposte di ETF spot sul BTC nel caso Grayscale. La Corte ha ritenuto che la SEC abbia agito in modo "arbitrario" e "capriccioso", facendo eco a un sentimento espresso da tempo dai più ferventi sostenitori della criptosfera.

In particolare, la Corte d'Appello degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia si è schierata dalla parte di Grayscale Investments, il più grande gestore di bitcoin al mondo con 635.000 BTC in gestione, nella sua causa contro l'autorità di vigilanza statunitense.

Chi detiene quanti bitcoin?

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La decisione della Corte d'Appello apre la strada alla conversione del prodotto di punta di Grayscale, il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC), in un ETF. In sostanza, il tribunale ha chiesto alla SEC di rivalutare la richiesta di ETF di Grayscale, facendo pressione sull'autorità di vigilanza statunitense affinché fornisca ragioni più convincenti e giustificate nel caso in cui decida di respingere nuovamente la proposta.

In seguito alla sentenza, vi è stato un certo subbuglio tra gli appassionati di cripto-asset, non solo per la potenziale conversione del GBTC in un ETF bitcoin spot, ma anche per l'esplicita critica del tribunale alla SEC. L'"incapacità dell'autorità di regolamentazione di rispettare i propri standard, unita all'incapacità di razionalizzare sufficientemente le proprie decisioni", ha attirato un’ira generale. In particolare, la SEC non è riuscita a giustificare il motivo per cui ha approvato alcuni prodotti finanziari legati al bitcoin, soprattutto quelli basati su contratti futures, mentre ne ha respinti altri.

L'approccio della SEC è tanto più discutibile in quanto sembra non tenere conto di dati essenziali, come il comportamento quasi identico dei mercati del bitcoin spot e futures, i quali sono correlati positivamente al 99%. D'altra parte, le implicazioni di questa decisione per l'attuale domanda di ETF, in particolare dopo l'ingresso a sorpresa del gigante degli investimenti BlackRock, rimangono poco chiare. In altre parole, la battuta d'arresto della SEC non significa necessariamente che tutti gli ETF bitcoin spot saranno accettati. L'autorità di vigilanza statunitense potrebbe trovare nuove spiegazioni per rifiutare l'approvazione di un ETF in futuro.

Ma questo passo legale ha un doppio impatto.

In primo luogo, l'accettazione degli ETF potrebbe consentire l'immissione di miliardi di dollari di investimenti in criptovalute attraverso piattaforme di scambio regolamentate e tradizionali. Inoltre, permetterebbe a molte persone che sono ancora restie ad aprire conti presso Binance e Coinbase di esporsi direttamente al bitcoin.

In secondo luogo, la decisione mina la percezione dell'onnipotenza della SEC nell'arena delle criptovalute. Dopo lo storico caso Ripple di luglio, è chiaro che l'agenzia non ha necessariamente l'ultima parola nell'interpretazione legale degli asset digitali; un ruolo che possono svolgere anche la magistratura statunitense e potenzialmente il Congresso. Questo punto è ancora più importante se si considera che il presidente della SEC Gary Gensler ha dichiarato che quasi tutte le criptovalute, ad eccezione del bitcoin, rientrano nella regolamentazione della SEC.

Ciò avviene mentre i legislatori discutono attivamente il disegno di legge Lummis-Gillibrand sull'innovazione finanziaria responsabile, che mette in discussione la giurisdizione della SEC sugli asset digitali. Il disegno di legge suggerisce che la natura delle criptovalute come entità "simili alle merci" potrebbe far sì che esse siano meglio regolamentate dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) statunitense. L'Internal Revenue Service (IRS), nel frattempo, tratta le criptovalute come proprietà. Insomma, la situazione oltreoceano non è molto chiara.

Per il momento, le criptovalute sono denaro digitale, titoli, materie prime, proprietà, ma sono anche strumenti che simboleggiano movimenti libertari, progressisti e apolitici. L'ecosistema delle criptovalute, che si presenta come l'interfaccia di un'architettura finanziaria ultramoderna, sta sconvolgendo la finanza tradizionale con la sua parte di fascino e contraddizione per Wall Street. In questo complesso contesto, sorge una domanda: la SEC dovrebbe essere l'unica custode del destino del mondo delle criptovalute? Staremo a vedere...

Blocco 3: Top & Flop

Classifica delle criptovalute

(Clicca per ingrandire)

MarketScreener

Blocco 4: Letture della settimana

Unmasking Trickbot, One of the World’s Top Cybercrime Gangs (Wired)

Regulation, Not Crypto, Is Broken (Project Syndicate)

The SEC Strikes Out Again on Crypto With Grayscale (WSJ)

Investors Flock to Crypto-AI Startups (The Informations)