MILANO (MF-DJ)--Li chiamano giovani imprenditori perché non hanno ancora compiuto 40 anni eppure quasi il 70% di loro lavora da 10 anni o più. 1 su 5 inoltre è un imprenditore di prima generazione e ha scelto di esserlo per passione.

È la fotografia scatta dal Centro Studi di Confimi Industria che ha intercettato imprenditrici e imprenditori under 40 della Confederazione delle piccole e medie imprese del manifatturiero italiano privato.

1 su 3 dopo essersi laureato, spiega una nota, ha conseguito un master e più del 60% ha preferito farsi le ossa in altre realtà, mentre una buona parte è volato all'estero per motivi di studio (il 42%) o per esperienze lavorative (17%).

Chi avrebbe ereditato un'azienda di famiglia ha sì privilegiato studi pertinenti all'attività già avviata dai predecessori ma non si è seduto sugli allori: l'84 dei giovani imprenditori ha infatti preferito maturare esperienza lontano dalla fabbrica di famiglia, una palestra che per la quasi totalità degli intervistati si è rivelata decisamente utile una volta fatto ingresso nella propria attività.

Parlando della situazione attuale le nuove leve del Made in Italy sembrano abbastanza soddisfatte del ruolo che esercitano in azienda: il 97,2% dichiara di avere autonomia decisionale nel ruolo che ricopre. Posizioni che sembrano rispecchiare anche le reali aspettative è così almeno per l'86%. Inevitabile "la pressione" del contesto familiare: avvertita in maniera piuttosto forte da 1 su 4.

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lucrezia.degliesposti@mfdowjones.it

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0219:17 feb 2022


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