Wall Street è scesa mercoledì, quando i verbali della riunione della Federal Reserve hanno mostrato che i funzionari della banca centrale sono divisi su ulteriori rialzi dei tassi, mentre il petrolio ha continuato la sua tendenza al ribasso per le preoccupazioni sull'economia cinese.

I titoli azionari statunitensi hanno invertito i guadagni precedenti per attestarsi solidamente al ribasso nelle contrattazioni pomeridiane. Il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,18%, lo S&P 500 è sceso dello 0,35% e il Nasdaq Composite è sceso dello 0,71%. Il calo degli Stati Uniti è arrivato sulla scia dei prezzi azionari più bassi in Europa e in Asia. L'indice azionario mondiale MSCI, che tiene traccia delle azioni di 45 Paesi, è sceso dello 0,62%.

I verbali della riunione di luglio della Fed per la fissazione dei tassi di interesse hanno mostrato che i funzionari sono divisi sulla necessità di ulteriori aumenti dei tassi di interesse, anche se la "maggior parte" dei responsabili politici ritiene che la lotta all'inflazione sia ancora la loro priorità principale.

Un "paio" di partecipanti alla riunione di luglio si sono espressi contro un altro aumento dei tassi di interesse, citando i rischi per l'economia derivanti da una spinta troppo elevata dei tassi. Ma il messaggio generale della Fed è stato che i partecipanti "sono rimasti risoluti" nell'impegno a ridurre l'inflazione, e l'incertezza è rimasta alta.

All'inizio della giornata, i nuovi dati economici hanno continuato a indicare la forza persistente dell'economia statunitense, con la costruzione di case unifamiliari che ha fatto un balzo a luglio e la produzione industriale che è cresciuta più del previsto.

Il rendimento del Tesoro americano a 10 anni è salito al 4,25% nel pomeriggio, avvicinandosi al massimo di oltre nove mesi del 4,274% toccato nella sessione precedente.

Le continue preoccupazioni sulla salute dell'economia cinese hanno pesato anche su diversi settori del mercato, con il petrolio che è sceso di oltre l'1% dopo aver registrato perdite simili all'inizio della settimana.

Il Brent è sceso dell'1,38% a 83,72 dollari al barile. Il greggio statunitense è sceso dell'1,63% a 79,67 dollari al barile.

"Gran parte del calo si spiega con le continue preoccupazioni legate al rallentamento economico della Cina, oltre che con le crescenti tensioni con gli Stati Uniti", ha dichiarato Thomas Gehlen, stratega di mercato senior di Kleinwort Hambros.

I prezzi delle case nuove in Cina sono scesi per la prima volta quest'anno nel mese di luglio, secondo i dati mostrati mercoledì.

La banca centrale cinese ha abbassato il suo tasso di politica martedì, dopo una lunga serie di dati deboli, ma gli investitori finora non sono stati impressionati dalla risposta.

La notizia che un'importante società fiduciaria cinese ha mancato di rimborsare decine di prodotti di investimento dalla fine del mese scorso ha aumentato i timori che la crisi immobiliare del Paese abbia un impatto più ampio.

Il dollaro ha recuperato le perdite precedenti ed era pronto per cinque giorni consecutivi di guadagni, con l'indice del dollaro, che tiene traccia del biglietto verde rispetto alle altre principali valute, in rialzo dello 0,16% a 103,378.