NEW YORK (awp/ats/ans) - Macy's è pronta a tagliare 2'350 posti di lavoro e chiudere cinque dei suoi negozi per ridurre i costi e cercare di affrontare l'agguerrita concorrenza dello shopping online. "Nonostante i nostri solidi e tangibili progressi negli ultimi anni, restiamo ancora sotto pressione", ammette il colosso dei grandi magazzini a cui fa capo anche Bloomingdale's.

Il taglio riguarderà circa il 3,5% della forza lavoro della società mentre fra le chiusure previste non è incluso il punto vendita icona di New York sulla Quinta Strada.

"Mentre ci prepariamo a mettere in atto la nuova strategia per andare incontro alle esigenze dei consumatori e del mercato, abbiamo preso la difficile decisione di ridurre la forza lavoro" per consentire a Macy's di divenire un'"azienda più snella", spiega la società annunciando le riduzioni alla vigilia dell'arrivo di Tony Spring alla guida della società, al posto di Jeff Gennette. Parte dei risparmi realizzati saranno usati per investire nelle aree che hanno maggiore impatto sui consumatori, quali il miglioramento degli acquisti online.

Proprio le vendite sul web sono divenute cruciali per il colosso dei grandi magazzini che, con oltre 166 anni di attività alle spalle, è rimasto inizialmente indietro nello shopping online e ora incontra non poche difficoltà a recuperare il terreno perso. Macy's ha messo a segno una serie di cali annuali dei ricavi negli ultimi anni, fatta eccezione per il periodo del 'revenge shopping' post-pandemia.

Macy's comunque non è la sola a tagliare. Anche Wayfair, società che vende online prodotti per la casa, è costretta a ridurre la propria forza lavoro del 13% Niraj Shah, l'amministratore delegato di recente salito alle cronache per aver spronato i suoi dipendenti a lavorare di più, ha spiegato in una email che durante la pandemia la società ha esagerato con le assunzioni per far fronte al boom della domanda ma ora la situazione è cambiata. "Sotto molti punti di vista avere troppe persone brave è peggio che averne troppo poche", ha detto.

Con Macy's e Wayfair si allunga la lista delle big americane che hanno tagliato posti di lavoro agli inizi del 2024. Le riduzioni arrivano nonostante la crescente fiducia degli economisti in un atterraggio morbido dell'economia e non nell'attesa recessione che per mesi ha spaventato ma il cui spettro sembra ora essersi allontanato.