MILANO (MF-DJ)--Che l'orologeria svizzera abbia superato lo tsunami della pandemia, lo dicono le cifre dell'export relative al mese di febbraio. Il ritorno ai livelli pre-crisi già a settembre e la performance positiva del quarto trimestre hanno prodotto i migliori risultati annuali di sempre per il settore, a 22,3 miliardi di franchi, +2,7% sul 2019 (+31,2% sul 2020) e +0,2% rispetto al record del 2014.

Certo i numeri a volume hanno continuato a scendere (15,7 milioni di pezzi esportati, -23,8% rispetto al 2019), scrive MFF, ma la crescita a valore non lascia dubbi sulla solidità della ripresa e sul fatto che a trainarla siano gli orologi di fascia alta. L'impiego di quali metalli nell'orologeria è cresciuto di più nel 2021? Principalmente l'oro e il platino, a +18,4% rispetto a novembre 2019. Quale segmento ha aumentato di più le vendite? Quello del lusso, +16% anno su anno. Quale mercato ha le migliori prospettive a medio termine? Ancora una volta il lusso, con una crescita dal 6% all'8% annuo da qui al 2025, secondo le stime di Bain & company.

Tendenze contro ogni logica, all'apparenza. La pandemia è ancora in corso, la situazione geopolitica è altamente instabile, in molti mercati l'inflazione è alle stelle, le persone stanno a casa anziché viaggiare, molti negozi sono ancora chiusi. Eppure il segmento degli orologi di fascia alta è fiorente. Perché? Per diversi motivi. Come in ogni crisi, i ricchi diventano più ricchi mentre i poveri diventano più poveri. Nel frattempo, il mercato immobiliare si sta ristrutturando rapidamente, poiché gli investitori effettuano acquisizioni di proprietà e di aziende in difficoltà finanziarie, aumentando la propria ricchezza e la propria capacità di acquistare orologi di lusso. Poi, in un momento di volatilità dei mercati finanziari, in molti considerano gli orologi come puro investimento.

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1409:20 apr 2022


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