MILANO (MF-DJ)--Procede a gonfie vele il 2021 di Prada, con gli analisti che continuano a credere nello slancio del gruppo italiano.

A trainare la performance di questi ultimi mesi della società di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, che nel primo semestre dell'esercizio è riuscita a superare il fatturato e l'ebit del 2019, è stato soprattutto il successo del marchio omonimo che, con l'85% delle vendite, rappresenta senza dubbio il principale motore dell'azienda milanese. Gli altri brand del gruppo, tra cui Miu Miu, che proprio ieri ha sfilato con la primavera-estate 2022 nella giornata di chiusura della Paris fashion week, Church's e Car Shoe, continuano invece a riportare risultati inferiori rispetto a due anni fa, in quanto maggiormente esposti al mercato europeo.

«La strategia di elevazione del marchio Prada, avviata nel 2015/16 attraverso un maggiore focus sulle vendite a prezzo pieno, una razionalizzazione del wholesale e un recupero sul digitale e culminata con la nomina dello stilista Raf Simons a co-direttore creativo, sta iniziando a dare i suoi frutti. Questo si riflette in particolare sul margine lordo, aumentato di 260 punti base rispetto al 2019», hanno commentato gli analisti di Barclays, che hanno assegnato al titolo Prada un rating overweight e fissato il target price a 57 dollari di Hong Kong (pari a 6,31 euro per azione al cambio di ieri). «La società punta a un margine lordo di circa il 78% nel 2023/24, contro il 75% atteso nell'anno fiscale in corso, e a un ritorno a un margine ebit del 20-25% anche nel medio termine rispetto all'11,7% da noi stimato per il 2021», ha proseguito il report della banca d'affari britannica.

fch

(END) Dow Jones Newswires

October 06, 2021 02:59 ET (06:59 GMT)