MILANO (MF-DJ)--Il Consiglio dell'Ue ha imposto sanzioni contro 8 persone, 3 entità economiche e l'Organizzazione dei veterani di guerra in relazione al colpo di Stato militare perpetrato in Myanmar il primo febbraio scorso e alla conseguente repressione contro i manifestanti pacifici. Le misure restrittive dell'Ue sono ampiamente allineate a quelle dei principali partner internazionali.

Le persone nei confronti delle quali sono state imposte sanzioni includono ministri e viceministri, nonché la procuratrice generale, responsabili di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto e commesso gravi violazioni dei diritti umani nel Paese. Le quattro entità sono di proprietà dello Stato o controllate dalle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) e contribuiscono direttamente o indirettamente alle entrate o alle attività dei militari, spiega una nota.

Concentrandosi sui settori delle pietre preziose e del legname, tali misure mirano a limitare la capacità della giunta di trarre profitto dalle risorse naturali del Myanmar, pur essendo concepite in modo da evitare danni indebiti alla popolazione.

Le misure restrittive, applicate attualmente a un totale di 43 persone e sei entità, comprendono il congelamento dei beni e il divieto di mettere fondi a disposizione delle persone ed entità inserite nell'elenco. Inoltre, un divieto di viaggio applicabile alle persone inserite nella lista impedisce loro di entrare o transitare nel territorio dell'Ue.

Restano d'applicazione anche le precedenti misure restrittive dell'Ue che includono un embargo sulle armi e sulle attrezzature che possono essere utilizzate a fini di repressione interna, un divieto di esportazione di beni a duplice uso destinati ai militari e alla polizia di frontiera, restrizioni all'esportazione di attrezzature per il monitoraggio delle comunicazioni che potrebbero essere usate a fini di repressione interna, nonché un divieto di addestramento militare destinato al Tatmadaw e di cooperazione militare con le forze armate.

Le misure restrittive, sottolinea la nota, si aggiungono alla sospensione dell'assistenza finanziaria dell'Ue destinata direttamente al Governo e al congelamento di tutti gli aiuti dell'Unione che si ritenga possano legittimare la giunta.

L'Ue rimane una ferma sostenitrice della popolazione del Myanmar e della transizione democratica del Paese. Continua a fornire assistenza umanitaria, conformemente ai principi di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza. Nel 2021 ha stanziato 20,5 milioni di euro in aiuti umanitari per far fronte alle necessità immediate delle comunità sfollate e colpite dal conflitto nel Paese. L'Ue è pronta a cooperare a tale riguardo con il centro di coordinamento dell'Asean per l'assistenza umanitaria e mette in luce l'importanza per il Myanmar di garantire che tutti i rifugiati, gli sfollati e le persone bisognose possano accedere agli aiuti umanitari in modo rapido, sicuro e senza restrizioni.

Gli atti giuridici del caso, compresi i nomi delle persone e delle entità interessate, sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale.

cos

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June 21, 2021 10:25 ET (14:25 GMT)