ROMA (MF-DJ)--Sulle aree bianche "il nostro governo ha ereditato un grave ritardo nell'attuazione del progetto da parte del concessionario Open Fiber. L'originale piano prevedeva la chiusura dei lavori delle tre gare tra giugno 2020 ed aprile 2022" ma "Open Fiber ha presentato quattro diversi piani di avanzamento in 4 anni e l'ultimo prevede il completamento di 12 regioni entro il 2023 e delle rimanenti entro la metà del 2024".

Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, preoccupato per "il ritardo e sul quale il ministero ed il governo sono pienamente coinvolti, attraverso diverse azioni, che mettano nelle migliori consizioni possibili il concessionario di realizzare quanto dovuto da un lato con una azione di stimolo verso Open Fiber a rispettare il cronoprogramma dei lavori, dall'altro lavorando a stretto contatto con le regioni e la Conferenza delle regioni per consentire alle stesse di spendere i fondi comunitari indicati dal cofinaziamento del progetto entro i termini previsti dalla Commissione europea. Non possiamo fallire".

"Per assicurare il rispetto del cronoprogramma è stato attivato un monitoraggio rafforzato delle attività per rilevare gli avanzamenti e gestire nei giusti tempi le anomalie e i ritardi di attuazione e definire le azioni correttive da intraprendere. Infratel ha costituito una sorta di war room congiunta per singole regioni nella quale si analizzano in dettaglio gli avanzamenti di tutti i comuni e si affrontano eventuali criticità che dovessero rilevarsi. Grazie all'azione di stimolo in atto si ritiene possa essere realistica una data presumibile di fine lavori a giugno 2023 relativamente ai comuni cofinanziati dalle regioni con fondi Fesr per assicurare la certificazione della spesa comunitaria prevista dai piani regionali e progressivamente tra dicembre 2023 e settembre 2024 la conclusione dei lavori finanziati con altri fondi", ha concluso.

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(END) Dow Jones Newswires

January 11, 2023 04:31 ET (09:31 GMT)