Tra gli ingressi del 2022 figurano anche poke take away, pane di altre farine, gas di città e gas naturale mercato libero, occhiali da lettura senza prescrizione e trasportini per animali.

Escono invece dal paniere compact disc e hoverboard.

"Si torna un po' più vicino alla situazione pre-pandemia", dice Federico Polidoro, responsabile del servizio prezzi al consumo di Istat. "Torna a decrescere il mondo dei consumi alimentari, mentre tornano a crescere alcuni raggruppamenti di spesa - come i trasporti - penalizzati durante la pandemia".

Da gennaio "circa un milione e mezzo di dati dei canoni di affitto di abitazioni di proprietà privata (della base dati locazioni immobiliari dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle entrate) contribuiscono mensilmente alla stima dell'inflazione", dice Istat.

Nel paniere utilizzato per il calcolo degli indici Nic (per l'intera collettività nazionale) e Foi (per le famiglie di operai e impiegati) figurano 1.772 prodotti elementari (1.731 nel 2021), raggruppati in 1.031 prodotti, a loro volta raccolti in 422 aggregati.

Per il calcolo dell'indice Ipca (armonizzato a livello europeo) il paniere comprende 1.792 prodotti elementari (1.751 nel 2021), raggruppati in 1.050 prodotti e 426 aggregati.

Istat segnala che nella struttura di ponderazione del paniere Nic per il 2022 aumenta il peso delle divisioni di spesa trasporti (+1,8 punti percentuali), servizi ricettivi e di ristorazione (+1,3 p.p.) e mobili, articoli e servizi per la casa (+0,2 p.p.), mentre cala quello relativo a prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,9 punti p.p.), altri beni e servizi (-0,7 p.p.) e servizi sanitari e spese per la salute (-0,5 p.p.).

(Antonella Cinelli, in redazione a Roma Stefano Bernabei, Gianluca Semeraro)