(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 09 feb - Nel 2023, l'utile netto del gruppo Shiseido è sceso del 36,4% a 21,7 miliardi di yen (circa 130 milioni di euro), in parte a causa degli effetti negativi una tantum legati alla vendita di due stabilimenti e alla fusione di altri due. Il fatturato annuo è sceso dell'8,8% a 973 miliardi di yen (circa 6,05 miliardi di euro), con incrementi a doppia cifra delle vendite in Giappone, nelle Americhe, nelle regioni Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) e nell'Asia-Pacifico che non sono tuttavia riusciti a compensare il calo registrto in Cina.

Ora, il colosso giapponese dei cosmetici punta su un ritorno alla crescita delle sue vendite in Cina e nei negozi aeroportuali nel 2024. In particolare, spera quest'anno in un rimbalzo del 5% delle vendite nel cruciale mercato cinese. Il calo che ha inficiato il 2023 è stato legato al rilascio nell'Oceano Pacifico dell'acqua trattata proveniente dalla centrale nucleare danneggiata di Fukushima (nel nord-est del Giappone), un processo che dovrebbe durare diversi decenni. Sebbene senza conseguenze per l'ambiente e la salute umana secondo Tokyo e l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, questo programma ha indignato Pechino e ha innescato un boicottaggio dei prodotti giapponesi da parte dei consumatori cinesi, in particolare dei cosmetici.

Shiseido ritiene che l'impatto negativo persisterà nel primo trimestre, ma in misura inferiore rispetto alla fine dello scorso anno, e che le sue vendite in Cina inizieranno a riprendersi nel secondo.

Complessivamente per il nuovo anno finanziario, il gruppo punta su un leggero aumento dell'1,1% dell'utile netto a 22 miliardi di yen (136,7 milioni di euro) e su un rimbalzo del 2,8% del suo fatturato, a 1.000 miliardi yen (6,2 miliardi di euro).

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(RADIOCOR) 09-02-24 10:15:03 (0258) 3 NNNN


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February 09, 2024 04:15 ET (09:15 GMT)