MILANO (MF-DJ)--Una nuova mossa potrebbe riaprire la partita per le sorti di Sirti, azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di grandi reti tlc, ma attiva nei settori delle telecomunicazioni, dell'energia e delle soluzioni digitali per le aziende. Secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza da più fonti finanziarie, Pillarstone Italy sarebbe in trattative avanzate per vendere Sirti Energia al fondo di ristrutturazione tedesco Mutares, interessato a rilevare comparti a basso profitto da rilanciare. Basti pensare che nel bilancio 2020, l'ultimo disponibile, la unit specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di reti aeree e sotterranee, trasporto e distribuzione di energia, ha registrato un calo dei ricavi di circa 2 milioni arrivando a 56,5 milioni (nonostante i ricavi da vendite e prestazioni abbiano superato i 59 milioni), un ebitda negativo per 6,08 milioni (era negativo per 3,47 milioni nel 2019) e un rosso di 5,39 milioni (rosso da 3,2 milioni l'anno precedente).

Come specificano alcune fonti, dunque, la ceo di Sirti, Laura Cioli, nominata a gennaio 2022, avrebbe già siglato l'accordo per la vendita del comparto energetico del gruppo, lasciando supporre come tale mossa segni a tutti gli effetti l'apertura delle danze per un processo di valorizzazione dell'intera società mediante l'alleggerimento dei comparti critici, che hanno bisogno di massicce dosi di riorganizzazione. La preoccupazione tra i dipendenti del gruppo sarebbe elevata, in scia al timore di manovre che potrebbero portare a esuberi. Questo perché la convinzione è che un processo di ristrutturazione affidato a soggetti con una visione non di lungo periodo come un fondo potrebbe penalizzare l'attenzione alla manodopera. Sensazioni non ancora confermate e che, anzi, si scontrano con numerosi episodi (anche recenti) in cui l'ingresso di fondi specializzati nel turnaround ha permesso proprio di scongiurare i licenziamenti.

In Italia, il fondo Mutares è noto per alcune importanti operazioni condotte nel corso degli anni. A febbraio del 2021, per esempio, ha rilevato il provider di servizi Ict, Ericsson Services Italia, da Ericsson Telecomunicazioni, mentre pochi giorni prima di questo annuncio aveva siglato il closing per la vendita dell'operatore postale Nexive a Poste Italiane. In campo energetico, invece, a inizio 2020, tramite la controllata Balcke-Duerr, società attiva in soluzioni per l'efficienza energetica e la riduzione delle emissioni per le utility e l'industria chimica, aveva rilevato Loterios, azienda italiana che progetta e produce attrezzature a pressione in materiali speciali, in particolare il titanio, per diversi settori industriali.

Questa nuova cessione, scrive MF, che potrebbe valutare l'azienda anche intorno ai 50 milioni, arriva dopo la vendita a Mermec (Angel Group) della business unit trasporti di Sirti, la cui valutazione oscillerebbe tra 65 e 90 milioni. Soprattutto, potrebbe realmente aprire nuovamente la partita per l'uscita di Pillarstone Italy dal gruppo. Già a novembre 2020 si era parlato dell'avvio di una possibile asta sul gruppo e adesso i tempi potrebbero essere maturi.

Sirti conta circa 4.200 dipendenti in 40 sedi operative, è attiva in Italia, Europa e Medio Oriente ed è controllata dall'agosto 2016 dal fondo che, per risanarla e valorizzarla, ne aveva rilevato il 73,16% dal veicolo Hiit, nel quale erano concentrati gli investimenti della famiglia di Andrea Bonomi, di Clessidra e di 21 Invest. Il restante 26,84% fa invece capo a Banca Imi.

red/lde

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1008:49 giu 2022


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