ROMA (MF-DJ)--Il rinvio di 12 mesi dell'entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti prevista per fine marzo e alcuni correttivi per una piena partecipazione delle piccole e medie imprese e dei professionisti alle gare. Sono queste le proposte avanzate da Confindustria e Confcommercio nel corso delle audizioni alla Camera sul nuovo codice degli appalti.

"Sarebbe quanto mai opportuna la possibilitá di spostare in avanti l'entrata in vigore del Codice, prevista per il 31 marzo prossimo. Occorre evitare uno shock regolatorio, un'eccessiva discontinuitá rispetto al Pnrr, nel momento peraltro di sua massima attuazione, che rischierebbe di rallentare, se non bloccare l'esecuzione delle opere", ha detto la direttrice generale di Confindustria, Francesca Mariotti, l'associazione guidata da Carlo Bonomi chiede quindi "una vacatio legis di 12 mesi, negoziata con le istituzioni europee" che "consentirebbe a tutti gli operatori di acquisire dimestichezza e conoscenza delle novitá e rappresenterebbe una misura di buon senso nell'ottica della sollecita attuazione del Pnrr". Pertanto, serve"disegnare e soprattutto attuare un vero modello di governance del Codice appalti che sia in grado di effettuare una costante ricognizione sullo stato di attuazione delle norme e sulle eventuali difficoltá che potranno riscontrare le stazioni appaltanti nella fase di applicazione, è essenziale anche per proporre soluzioni correttive e di miglioramento", ha proseguito ancora Mariotti, sottolineando che "è necessario che le stazioni appaltanti e gli operatori economici possano disporre di un sistema di norme completo e di immediata attuazione ed è auspicabile che si preveda un periodo congruo di stabilitá del quadro normativo degli appalti".

Le modifiche realizzate ai criteri di aggiudicazione degli appalti, "possono aprire una continua corsa al ribasso come elemento strutturale degli acquisti: il venire meno del tetto massimo per l'attribuzione del punteggio economico entro il limite fissato del 30% rischia di aprire ad aggiudicazioni basate esclusivamente sulla componente del prezzo perchè il dinamismo e la discrezionalitá che la relazione tecnica all'articolo evidenzia, risulta applicabile in linea astratta ma nel concreto si andrá verso una notevole riduzione dell'elemento qualitativo", ha spiegato ancora Mariotti. Pertanto, "ravvisiamo che sia piú opportuno mantenere un bilanciamento fisso tra qualitá/prezzo, passando dal 70%-30% all'80%-20% a garanzia della valorizzazione degli elementi qualitativi dell'offerta", ha proseguito Mariotti sottolineando che "per i servizi e le forniture, ivi compresi i servizi di ingegneria ed architettura, si ritiene opportuno ridurre la soglia dei 140.000 euro portandola a 80.000 euro, a maggiore tutela della trasparenza degli affidamenti".

Per Confcommercio servono alcuni correttivi per una piena partecipazione delle piccole e medie imprese e dei professionisti alle gare. "Il nuovo Codice dei contratti pubblici codifica fondamentali principi per la partecipazione delle imprese alle gare e conferma le semplificazioni in materia di pianificazione e realizzazione delle infrastrutture. Apprezzabili, in particolare, il principio del risultato, quello sulla conservazione dell'equilibrio contrattuale e i principi per la suddivisione dell'appalto in lotti, come pure la conferma delle disposizioni per la celere individuazione delle opere strategiche e

quelle sulla possibilitá di ricorrere all'appalto integrato", ma "servono

alcuni correttivi per una piena partecipazione delle piccole e medie

imprese e dei professionisti alle gare" ha affermato Lino Enrico Stoppani, vicepresidente vicario di Confcommercio .

Tra i correttivi proposti figurano quelli di limitare il potere discrezionale della Pubblica amministrazione nel definire i casi eccezionali che derogano al divieto di prestazioni d'opera intellettuali a titolo gratuito; vincolare il criterio dell'offerta economicamente piú

vantaggiosa, nelle gare per la ristorazione ospedaliera, assistenziale e

scolastica, con quello del prezzo o costo fisso ed escludere dai documenti di gara le opere ed i servizi non direttamente connessi alla produzione e somministrazione dei pasti; superare la possibilitá, nei servizi sostitutivi di mensa, che le aziende emettitrici possano sottoporre gli esercenti a prestazioni ulteriori a quelle oggetto della gara; inserire espressamente tra le cause di adeguamento per la revisione prezzi anche l'aumento del costo del lavoro derivante dai rinnovi dei Ccnl.

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alessia.luzi@mfdowjones.it

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3015:00 gen 2023


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January 30, 2023 09:01 ET (14:01 GMT)