MILANO (MF-DJ)--L'outlook sull'economia italiana rimane positivo ma le stime del Pil potrebbero essere riviste al ribasso in modo "sostanziale". Parallelamente l'inflazione preoccupa ma se la guerra non durerà troppo a lungo si potrà evitare la stagflazione. Nell'immediato i timori relativi alla politica industriale sono concentrati i prezzi dell'energia in quanto molte Pmi non potranno sopravvivere a lungo in questo scenario.

Sono due delle principali indicazioni emerse oggi nel corso di un convegno a Milano per voce del ministro dell'Economia e delle Finanze, Daniele Franco e del Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco.

"L'economia rallenterà, per l'Italia le revisioni al ribasso delle stime della Commissione europea potranno essere sostanziali", ha dichiarato Franco. "La crisi ucraina può colpire la nostra economia

attraverso diversi canali". Se infatti l'esposizione diretta delle aziende italiane a Russia e Ucraina è contenuta "la dipendenza economica e strategica è invece considerevole". In generale, tuttavia, "l'outlook macro rimane positivo ed è essenziale che la ripresa economica non perda slancio. Siamo in un momento critico per i policy makers", che devono coordinare gli sforzi in questa direzione.

Secondo Franco l'outlook economico rimane positivo ma servono

sostanziali investimenti privati. "Dobbiamo perseguire due obiettivi. Uno

nel breve termine per non perdere lo slancio di crescita iniziato nel

2021, che non deve essere interrotto. Bisogna mitigare l'impatto

energetico. Dobbiamo evitare il caos per mitigare il costo dell'energia.

E' anche importante diversificare le fonti energetiche, usando petrolio e

carbone. Dobbiamo far crescere i potenziali di crescita nel medio termine. L'implicazione della guerra in Ucraina ha reso necessario ridurre la dipendenza energetica dell'Italia con nuovi progetti sulle rinnovabili, spingendo sulla produzione nazionale. Serve il sostegno del capitale privato per sostenere gli sforzi. Servono stimoli fiscali. Energia e difesa debbono assumere una dimensione europea".

Per Visco in tema di politica monetaria per la Bce "tutte le opzioni sono aperte. Con questa incertezza possiamo vedere solo i rischi nel brevissimo termine, non sappiamo quale sarà la nuova normalità e quindi dobbiamo rimanere prudenti". La Bce, ha aggiunto, "vuole continuare a garantire il buon funzionamento dei mercati finanziari e il livello di liquidità sarà mantenuto". Anche la riduzione del bilancio della banca centrale "non accadrà presto e si è discusso come reinvestire le risorse dei piani di acquisto quando saranno conclusi".

Il Governatore ha aggiunto che "l'inflazione preoccupa. Credo dobbiamo essere molto attenti ai nuovi dati che usciranno ma se guardiamo alle aspettative degli analisti non dobbiamo sorprenderci piú di tanto nè aggiungere" ansie.

Il problema più impellente sono i prezzi dell'energia che - a detta di Visco - stanno mettendo in ginocchio tante imprese e c'è il rischio che, con questi prezzi, le Pmi non resistano a lungo.

"Il piano che l'Italia porterà domani al consiglio europeo prevede un cap ai prezzi del gas", ha chiarito il consigliere economico del presidente del Consiglio, Francesco Giavazzi, intervenendo a un convegno.

"Le imprese sono molto preoccupate. Il conflitto in Ucraina mette a rischio la crescita, ha causato un'esplosione dei prezzi dell'energia e di molte materie prime che tanti dei nostri settori manifatturieri importano dal mercato russo e ucraino. Le imprese stanno stringendo i denti, ma senza misure serie la situazione potrebbe diventare molto complessa", ha affermato Emma Marcegaglia, presidente e a.d. di Marcegaglia Holding. "Il governo ha fatto molto, ma serve fare ancora e serve farlo in fretta. Tre sono le esigenze immediate sulle quali è necessario intervenire. Primo, fissare un tetto temporaneo al prezzo del gas: sappiamo che è difficile, ma il governo deve fare il possibile per portarlo a casa. Secondo, occorre creare un vero mercato europeo dell'energia. Terzo, serve guardare senza pregiudizi o ideologie alle alternative al gas, aumentando, per esempio, la produzione di gas nazionale sulla quale invece siamo tornati indietro, diversificando le fonti e sfruttando tutte le tecnologie, anche il nucleare di nuova generazione. Sarebbe anche molto importante rivedere le componenti che stabiliscono il prezzo dell'energia".

Per fortuna i mercati sono sotto controllo. "Sulla situazione dei mercati? Se c'è una parola per descriverla è incertezza ma complessivamente sono rimasti relativamente calmi, anche grazie alle abbondanti liquidità assicurate dalle banche centrali", ha concluso

cce

MF-DJ NEWS

2318:17 mar 2022


(END) Dow Jones Newswires

March 23, 2022 13:18 ET (17:18 GMT)