MILANO (MF-DJ)--Mfe archivia un primo semestre 2022 in linea con le attese del mercato e conferma gli obiettivi per l'intero anno. Con un occhi a possibili opportunitá M&A, anche fuori da Italia e Spagna.

Mfe ha chiuso il primo semestre con ricavi netti consolidati in aumento a 1388,5 milioni di euro (1387,2 mln nello stesso periodo del 2021), un risultato operativo positivo per 112 mln (198,7 mln) e un risultato netto di 84,6 mln euro (226,7 mln nello stesso periodo del 2021, anche per effetto della plusvalenza pro-quota di 86,7 mln generata dalla partecipata Ei Towers attraverso la cessione di Towertel).

Pur in un contesto di crisi geopolitica ed economica caratterizzato da aumento dell'inflazione, emergenza energetica e diminuita propensione al consumo, nei primi sei mesi del 2022 i conti del gruppo non hanno risentito di impatti significativi grazie all'immediata reattivitá gestionale.

L'indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno è pari a 630,7 mln, in diminuzione rispetto agli 869,2 mln di inizio periodo.

Escludendo le passivitá rilevate a partire dal 2019 ai sensi dell'Ifrs 16 e il debito finanziario residuo derivante dalle acquisizioni della partecipazione in ProsiebenSat.1 SE, l'indebitamento finanziario netto rettificato è pari a 487,3 milioni (689,1 mln al 31 dicembre 2021). La generazione di cassa caratteristica è stata pari a 270,2 mln euro, un valore praticamente in linea con i 274,7 mln euro del primo semestre 2021.

Quanto agli ascolti televisivi, in Italia, tutti i canali registrano risultati in crescita rispetto al primo semestre 2021 e il primato nazionale Mediaset sul target commerciale si consolida in tutte le principali fasce orarie, con un picco del 40,9% di share in Prime time.

Canale 5 si conferma prima rete italiana sul target 15-64 anni nel totale giornata (19,4%). In Spagna, le reti del gruppo mantengono la leadership assoluta nelle 24 ore con il 29,5% di share sul target commerciale.

Telecinco si conferma rete spagnola piu` vista sul target commerciale nel totale giornata (14,1%).

Mfe conferma l'obiettivo di conseguire per l'esercizio 2022 risultati economici e una generazione di cassa caratteristica (free cash flow) ancora positivi nonostante il contesto generale continui a essere caratterizzato da sensibile incertezza su durata e intensitá del rallentamento economico mondiale - e dell'Eurozona in particolare - indotto dal perdurante conflitto in Ucraina. Per il momento, tale scenario non sta generando rallentamenti significativi nella raccolta pubblicitaria di Mfe, il cui andamento nei prossimi mesi potrebbe comunque risentire di una prevedibile contrazione di spesa e consumi di imprese e famiglie per fronteggiare i rincari energetici.

Sul fronte M&A, "non possiamo commentare le indicazioni di stampa.

Possiamo dire che certamente saremo su tutti i dossier che ci possano consentire di crescere, anche fuori dall'Italia e dalla Spagna. Tutte le opportunitá verranno valutate e guarderemo ad asset che ci consentano di completare la nostra crescita", ha sottolineato il Cfo di Mfe, Marco Giordani, Cfo di Mfe, rispondendo alla domanda di un analista che gli chiedeva in merito alle recenti indicazioni di stampa in merito al fatto che Mfe abbia presentato un'offerta non vincolante per la francese M6. In generale, ha aggiunto il Cfo, "la carta non è un'opzione" per eventuali operazioni, "per via del valore dell'azione".

"Siamo solidi in termini di debito, in termini di tenure e duration delle nostre facility finanziarie. I nostri covenant ci consentono 1 mld euro di potenza di fuoco", ha poi aggiunto il Cfo, rispondendo a un altro analista che gli chiedeva in merito alla potenza di fuoco per eventuali operazioni.

Nel frattempo, gli analisti di Equita Sim e Bestinver confermano le raccomandazioni hold su Mfe. "I risultati del secondo trimestre in Italia sono in linea con le attese con una pubblicitá in calo del 2% (piatta sul primo semestre) e ricavi totali a -1% grazie agli impatti del contratto Dazn sugli altri ricavi. I costi sono saliti di circa 30 mln e quindi hanno portato l'Ebit a ridursi da 74 a 31 mln. Sull'intero anno la societá ha sottolineato che al momento non si stanno verificando rallentamenti significativi nella raccolta pubblicitaria, il cui andamento nei prossimi mesi potrebbe comunque avvenire per la prevedibile contrazione di spesa e consumi di imprese e famiglie. La cash generation nel semestre in Italia è pari a circa 139 mln rispetto ai 130 attesi", commenta Equita.

"I risultati" del gruppo "non sono stati sorprendenti. I ricavi sono stati in linea con le nostre attese e, seppure la redditivitá è stata sopra le nostre stime, Mfe ha evidenziato il deterioramento del margine rispetto al 2021 che ci aspettavamo. L'aspetto positivo della pubblicazione, comunque, è che per il momento il management non ha rivisto la sua guidance per il 2022, neanche in termini di ricavi", spiegano gli analisti di Bestinver.

pl


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September 28, 2022 05:01 ET (09:01 GMT)