MILANO (MF-DJ)--Margine di interesse e qualitá dell'attivo. Sono questi i due aspetti che per Equita Sim andranno monitorati con piú attenzione in occasione delle trimestrali bancarie di piazza Affari.

Gli analisti analizzano i conti del quarto trimestre 2022 delle banche Usa che hanno pubblicato i dati la scorsa settimana, con particolare attenzione a JpMorgan, BofA e Citi: "la tenuta della qualitá degli attivi compensa un outlook piú cauto sul net interest income".

Cinque sono per Equita i principali messaggi emersi: "picco delle aspettative di ricavi da net interest income, con outlook leggermente peggiore delle attese (Jpm ha indicato che l`outlook sui tassi sui depositi è incerto, con i tassi medi che potrebbero passare dall`1% del 2022 fino al 2% nel 2023); ricavi da trading migliori delle attese, mentre l`Investment Banking resta debole; crescita dei prestiti contenuta, nessuna riduzione rilevante dei costi, leggera riduzione dei depositi; qualitá degli attivi intatta (senza un deterioramento significativo), con aumento delle riserve e del capitale; ripartenza dei piani di buyback".

Per Equita "l`elemento piú confortante è stato la tenuta della qualitá degli attivi e il buyback, che rappresentano dei messaggi incoraggianti sulle aspettative di tenuta dell`economia nei prossimi trimestri. Sul fronte del margine d`interesse, invece, le indicazioni sono state peggiori delle attese ed è l`elemento che a nostro avviso andrá maggiormente monitorato nei prossimi trimestri per le banche europee, anche perchè il punto di partenza in termini di performance e valutazione è decisamente diverso". Nello specifico, ricordano gli analisti, negli ultimi 6 mesi le banche europee e italiane "hanno performato decisamente meglio rispetto a quelle Usa (rispettivamente +44/+53% contro un +11%)".

Secondo gli esperti "anche per le banche italiane i temi principali da monitorare in occasione dei risultati del quarto trimestre saranno relativi all'evoluzione del net interest income e della qualitá dell'attivo. Ad oggi le banche italiane non hanno accelerato sul fronte del costo della raccolta, che si è mantenuto su livelli modesti. Il rischio tuttavia è che, a fronte del rischio di riduzione dei depositi da parte della clientela a fronte di forme di investimento piú remunerative, le banche siano costrette a riconoscere tassi piú alti sui depositi rispetto a quanto scontato attualmente sulle sensitivity".

"Se emergesse chiaramente un beneficio da rialzo dei tassi inferiore rispetto a quanto inizialmente previsto, coniugato con indicazioni non chiare sul fronte dell'evoluzione del costo del rischio, vediamo un rischio downside post risultati", conclude Equita.

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paola.longo@mfdowjones.it


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January 16, 2023 05:00 ET (10:00 GMT)