ROMA (MF-DJ)--Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla nota

di aggiornamento al Documento di economia e finanza che, tra le altre

cose, prevede una crescita del Pil del 6% nel 2021 e del 4,7% nel 2022.

"La crescita del Pil reale nel primo semestre dell'anno in corso -ha

scritto nella premessa il ministro dell'Economia, Daniele Franco- ha

oltrepassato le previsioni e gli indicatori piú aggiornati fanno ritenere

che il terzo trimestre registrerá un altro balzo in avanti del

prodotto". Pur ipotizzando un "fisiologico rallentamento della crescita

negli ultimi tre mesi dell'anno, la previsione annuale di aumento del PIL

sale al 6%, dal 4,5% ipotizzato nel Def in aprile", ha aggiunto il

titolare del Mef sottolineando che "il piú alto livello di Pil e il minor

deficit fanno anche sì che il rapporto tra debito pubblico e prodotto non

salga ulteriormente quest'anno, come previsto nel Def, ma scenda invece al 153,5%, dal 155,6% nel 2020". La discesa del rapporto debito/Pil "sará

piú graduale in confronto allo scenario tendenziale, ma significativa,

giacchè si passerá dal 153,5% previsto per quest'anno al 146,1% nel

2024", scrive ancora il ministro dell'Economia. L'obiettivo dell'esecutivo è quello "di raggiungere il livello di Pil trimestrale precrisi entro la metá del prossimo anno. L'intonazione della politica di bilancio rimane espansiva nei prossimi due anni e poi diventa gradualmente piú focalizzata sulla riduzione del rapporto debito/Pil", si legge nel documento. Franco ha poi assicurato che "l'andamento dei contagi e degli indicatori di pressione sul sistema ospedaliero italiano sará costantemente monitorato e si valuteranno attentamente gli effetti sui contagi dell'avvio dell'anno scolastico e del prossimo ritorno al lavoro in presenza nel settore pubblico. Vi è tuttavia una concreta possibilitá di recuperare gradualmente normali livelli di apertura nelle attivitá sociali, culturali e sportive". Questo, ha spiegato il ministro,

"contribuirá a raggiungere il livello di Pil trimestrale precrisi entro

la metá del prossimo anno".

Secondo le stime del governo contenute nella bozza della Nadef,

l'occupazione nel 2021 è in ripresa del 6,5% (rispetto al -10,3 del 2020)

e sará del 4% nel 2022. La disoccupazione, invece, si attesta al 9,6% nel

2021, rispetto al 9,3% del 2020. Nel triennio 2022-2024 -si legge nel

documento- avverrá il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e

sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di

Garanzia per le Pmi e agli incentivi all'efficientamento energetico degli

edifici e agli investimenti innovativi. Non solo. Si sará inoltre in

grado di attuare la riforma degli ammortizzatori sociali e un primo stadio della riforma fiscale e l'assegno unico universale per i figli verrá messo a regime.

Con la prossima legge di bilancio 2022-2024 sará inoltre rafforzato il

sistema sanitario nazionale, al fine di migliorare l'accesso alle cure e

incoraggiare la prevenzione. Risorse aggiuntive saranno destinate ai

rinnovi dei contratti pubblici e al rifinanziamento delle politiche

invariate non coperte dalla legislazione vigente, tra cui missioni di

pace, taluni fondi di investimento e il rinnovo di alcune politiche in

scadenza. Sará previsto il prolungamento di diverse misure di rilievo

economico e sociale, fra cui il Fondo di Garanzia per le Pmi e gli

incentivi all'efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi. Lo spazio di manovra per il 2022 aperto dalla differenza tra deficit tendenziale e programmatico ammonta a circa 22 miliardi. Nel documento figura, infine, l'impegno del governo a presentare, con cadenza annuale, la legge per la concorrenza. Quella per l'anno 2021, verrá presentata al Parlamento entro fine anno e

approvata definitivamente nel 2022.

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fine

MF-DJ NEWS

2915:03 set 2021

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September 29, 2021 09:05 ET (13:05 GMT)