I mercati sono alla ricerca di una conferma da parte della Banca Centrale Europea che un taglio dei tassi a giugno è davvero imminente, anche se il petrolio è di nuovo in aumento, offuscando il quadro dell'inflazione - e dando da pensare ai responsabili politici di Canada, Nuova Zelanda e Corea.

La Cina si prepara a rilasciare un diluvio di dati chiave e le banche statunitensi danno il via alla stagione degli utili.

Ecco il primer della settimana sui mercati mondiali di Yoruk Bahceli ad Amsterdam, Lewis Krauskopf a New York, Kevin Buckland a Tokyo e Dhara Ranasinghe e Amanda Cooper a Londra.

1/ ALLA RICERCA DEL VIA LIBERA

La Banca Centrale Europea si riunisce giovedì in quello che probabilmente è l'ultimo ostacolo prima di iniziare a tagliare i tassi di interesse.

I trader vedono una probabilità quasi del 100% di un taglio di 25 punti base a giugno, quindi un via libera è fondamentale per sostenere il sentimento del mercato. Una raffica di responsabili politici ha esplicitamente indicato giugno come data della prima mossa. Persino il governatore austriaco Robert Holzmann, un vero e proprio falco, non si oppone.

I dati che mostrano un calo inaspettato dell'inflazione al 2,4% a marzo dovrebbero dare ulteriore fiducia alla BCE.

Quindi è molto probabile che la BCE segnali un taglio dei tassi in arrivo.

La domanda è quanto saranno espliciti i responsabili politici a giugno, dato che vogliono esaminare i dati sulla crescita dei salari del primo trimestre che saranno rilasciati a maggio.

2/ UN CERCHIO GREZZO

Le crescenti turbolenze geopolitiche e le interruzioni dell'offerta in alcuni punti caldi della produzione stanno spingendo i prezzi del petrolio verso i 90 dollari al barile per la prima volta da mesi.

Le banche centrali tendono a concentrarsi sulle cosiddette misure core dell'inflazione, che escludono i prezzi dell'energia e degli alimenti. Ma per le aziende sul campo, non è possibile escludere il prezzo del greggio dall'equazione. E l'ipotesi che la Fed statunitense possa tagliare i tassi in misura minore rispetto ai suoi colleghi ha spinto il dollaro al rialzo quasi su tutta la linea quest'anno.

Questo, a sua volta, ha minato il potere d'acquisto dei grandi acquirenti in Cina, Giappone, India e Corea del Sud, aumentando le loro bollette per l'importazione di energia.

Tutto questo complica la vita alle autorità monetarie di questi Paesi, che sono intervenute, o hanno minacciato di intervenire, per sostenere le loro valute e prevenire una ripresa dell'inflazione a circolo vizioso.

3/ SCHIERAMENTO BANCARIO

La fissazione del mercato sulla politica monetaria degli Stati Uniti sarà in qualche modo deviata nella prossima settimana, in quanto le relazioni trimestrali delle principali banche daranno il via alla stagione degli utili.

Dopo i solidi risultati del quarto trimestre fino alla fine dell'anno, le società dello S&P 500 dovrebbero registrare un aumento del 5% rispetto all'anno precedente per quanto riguarda gli utili del primo trimestre, secondo LSEG IBES.

Gli investitori contano sulla solidità degli utili aziendali quest'anno per sostenere l'aumento delle valutazioni, dato che il mercato azionario è salito a livelli record. Il rapporto prezzo-utili dell'S&P 500 è ai massimi da circa due anni.

JPMorgan Chase, Citigroup e Wells Fargo presentano tutti i risultati il 12 aprile. Delta Air Lines e BlackRock sono tra le altre aziende di rilievo che forniranno aggiornamenti trimestrali nei prossimi giorni.

4/ SPARI ROSSI

I segnali promettenti di un'inversione di tendenza a lungo attesa nell'economia cinese continuano a crescere, contribuendo a mantenere i titoli azionari vicini ai massimi plurimensili fino a giovedì, giorno festivo di due giorni.

Lo Shanghai Composite ha recentemente registrato il più grande rally in un mese, dopo che i dati hanno mostrato la più rapida espansione del settore manifatturiero da oltre un anno. A ciò hanno fatto seguito numeri ancora più incoraggianti, che hanno mostrato un'accelerazione dell'attività dei servizi, lasciando intendere che gli spiriti animali dei consumatori potrebbero finalmente risvegliarsi.

Nei prossimi giorni ci sarà una sfilata di nuovi indicatori che potrebbero sostenere o sovvertire questo ottimismo: gli indici dei prezzi al consumo e alla produzione giovedì e i dati sul commercio venerdì.

Saranno importanti cartine di tornasole dell'appetito dei consumatori. L'indice dei prezzi al consumo sarà fondamentale, in quanto il primo aumento da sei mesi a questa parte nella precedente serie di dati ha aiutato le azioni cinesi a scalare i picchi post novembre, anche se i dati sono stati potenzialmente falsati dalle festività del Capodanno lunare.

5/ DELICATO

Le banche che fissano i tassi di interesse in altre parti del mondo sono in attesa della BCE: Canada e Nuova Zelanda si incontrano mercoledì, Singapore e Corea del Sud venerdì.

Non sono previste modifiche dei tassi, ma i trader vogliono sapere quando arriveranno i tagli dei tassi e come i responsabili politici riusciranno a raggiungere un delicato equilibrio. I mercati hanno ridotto le scommesse su un taglio dei tassi in Canada a giugno, dopo la notizia che l'economia è cresciuta dello 0,6% a gennaio, il tasso di crescita più rapido da un anno a questa parte.

La Nuova Zelanda è in recessione tecnica, ma con un'inflazione ancora superiore al 4,5%, l'allentamento non è previsto prima di agosto.

Singapore è alle prese con un'inflazione appiccicosa e con il rischio di pressioni elevate sui prezzi più a lungo, dato che i recenti concerti di Taylor Swift hanno alimentato gli aumenti dei prezzi del settore dei servizi.

E la banca centrale coreana ha detto a febbraio che era troppo presto per fare una svolta, dato che il percorso dell'inflazione, al 3,1%, è incerto. I mercati scommettono solo su un taglio dei tassi alla fine dell'anno.