E' quanto confermano due fonti, dopo che ieri sera uno dei bookrunner aveva comunicato che gli ordini sotto i 5,7 euro ad azione rischiavano di non essere soddisfatti.

Il collocamento si è chiuso oggi alle 13.

Technoprobe, una delle più grandi società produttrici di 'probe card' per testare il funzionamento di microchip, debutterà il 15 febbraio sull'Euronext Growth Milano (Egm), il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese che offre un percorso semplificato per la quotazione, con requisiti minimi di accesso e adempimenti calibrati sulle PMI.

La decisione della società di Cernusco Lombardone è stata alquanto inaspettata, in quanto sul mercato ex Aim la dimensione delle aziende quotate è nettamente inferiore. Technoprobe peserà per circa un terzo dell'indice in termini di capitalizzazione.

Nell'Ipo l'azienda controllata dalla famiglia Crippa ha offerto 113 milioni di azioni, per un valore di circa 644 milioni, numero che potrebbe aumentare qualora la greenshoe venisse esercitata.

Technoprobe, che ieri aveva rivisto la forchetta di prezzo indicativa a 5,60-5,80 euro, ha optato per l'Egm per velocizzare il processo di quotazione, hanno riferito due fonti, aggiungendo come il gruppo pianifichi di migrare sul listino principale nel giro di 18-24 mesi dalla quotazione.

Mediobanca e Intesa SP agiscono come joint global coordinator e joint bookrunner per l'Ipo.