ROMA (MF-DJ)--Nel 2021 si è registrato un crollo dei flussi turistici di oltre il 72% rispetto all'anno precedente. Uno scenario che diventerà ancora più drammatico per migliaia di alberghi anche nel 2022, con il caro energia e l'addio dei turisti russi di alta fascia (1,8 milioni nel 2019).

A lanciare l'allarme è Conflavoro Pmi che chiede un intervento urgente del Governo per sostenere l'oltre mezzo milione di lavoratori del turismo in difficoltà a causa della mancata proroga della cassa Covid.

"Sarà importante attenuare il forte impatto che la crisi russa riverserà sul settore, agendo proprio sul caro-bollette", commenta Roberto Capobianco, presidente dell'associazione sottolineando come "non sarà sufficiente per salvare il settore, ma senz'altro è impellente per tamponare le perdite ed evitare che gli operatori aumentino le tariffe per sopravvivere alla stagione estiva".

"È necessario attivare quanto prima il credito d'imposta per i costi relativi ad accise e trasporto, dando la possibilità agli operatori turistici di non aumentare i prezzi e controbilanciare così il rincaro dell'energia", aggiunge Corrado Della Vista, delegato alla promozione e accoglienza del territorio di Conflavoro Pmi.

Secondo Conflavoro Pmi, la grave situazione internazionale rischia di fatto di rendere vane le misure messe finora sul tavolo dal governo contro il caro energia e per cui diventa urgente fissare il prezzo dell'energia per imprese e famiglie, ponendo i rincari a carico dello Stato almeno fino a tutto il 2022.

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March 04, 2022 05:58 ET (10:58 GMT)