ROMA (MF-DJ)--Il settore del turismo è di nuovo, o forse sarebbe meglio dire ancora, in ginocchio. Il premier Mario Draghi, scrive Il Messaggero, avrebbe chiesto di preparare un provvedimento che potrebbe essere esaminato già la prossima settimana dal consiglio dei ministri. La principale misura sul tavolo, chiesta a gran voce anche dalle imprese per evitare l'ondata di licenziamenti, è una nuova estensione per altre 13 settimane della Cassa integrazione covid.

Non c'è però solo questo. C'è anche il ritorno ai contributi diretti. Ristori, insomma, con uno stanziamento che potrebbe aggirarsi attorno ai 2 miliardi. Nei giorni scorsi, dopo un incontro tecnico tra il ministero del Turismo, quello del Lavoro e quello dello Sviluppo, è stato chiesto a Garavaglia di fare un monitoraggio sui comparti più in crisi del settore turistico per valutare misure e costo. Garavaglia ha risposto inviando una lettera sia a Orlando che al ministro dell'Economia Daniele Franco.

Il comparto più in difficoltà è quello delle agenzie di viaggio e dei tour operator, ha scritto Garavaglia, a cui dovrebbe essere riconosciuto il ricorso totale alla integrazione salariale senza distinzione tra realtà produttive con più o meno di 15 dipendenti per una durata di 13 settimane. Sarebbero circa 27 mila gli addetti a tempo indeterminato interessati. Poi ci sono le strutture ricettive: alberghi con o senza ristorazione, case vacanze, agriturismi. In questo caso i dipendenti coinvolti sarebbero 80 mila per gli hotel e 29 mila per le altre strutture. Garavaglia non lo scrive nella lettera, ma ovviamente quelli maggiormente colpiti sono nelle città d'arte: Roma, Firenze, Venezia.

Da tutelare ci sono anche i 1.200 dipendenti degli stabilimenti balneari e i 5 mila di quelli termali. Per le strutture alberghiere con più 15 dipendenti, Garavaglia ha chiesto, interventi di sterilizzazione della contribuzione o di fiscalizzazione dei relativi oneri a carico delle imprese stesse. La riforma degli ammortizzatori sociali del ministro Orlando, approvata con la manovra di bilancio, copre anche il settore turistico, prima escluso, ma a fronte di un contributo delle imprese. Questo contributo dovrebbe essere dunque, sterilizzato.

La Cig Covid o il ricorso al Fis, saranno ""in continuità". Non ci saranno cioè buchi. La copertura sarà retroattiva. Le imprese turistiche, come tutte le altre, dovrebbero poi beneficiare anche di un altro intervento che il governo si starebbe preparando a varare con il provvedimento: l'allungamento della moratoria sui crediti.

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January 07, 2022 03:51 ET (08:51 GMT)