MILANO (MF-DJ)--La Nato ha chiesto alla Russia di porre fine alla mobilitazione militare al confine con l'Ucraina che suscita preoccupazione per una possibile grave escalation nel conflitto tra i due Paesi che va avanti dall'invasione russa nel 2014.

Jens Stoltenberg, il segretario generale dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico, ha detto che la Russia dovrebbe ritirare le decine di migliaia di truppe che ha riunito intorno all'Ucraina nelle ultime settimane.

"Il considerevole rafforzamento militare della Russia è ingiustificato, inspiegabile e profondamente preoccupante", ha detto Stoltenberg in una conferenza stampa dopo l'incontro con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. "La Russia deve porre fine a questo rafforzamento militare in Ucraina e nei dintorni, interrompere le provocazioni e diminuire immediatamente l'escalation", ha aggiunto.

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, che è a Bruxelles per consultazioni con gli alleati, ha messo in guardia sui costi che dovrà pagare la Russia se agirà in modo aggressivo, senza fornire dettagli.

A Mosca, il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, ha detto oggi che le attività degli Stati Uniti e della Nato in Ucraina e dintorni hanno trasformato la regione in una "polveriera". Gli aiuti militari all'Ucraina "rappresentano una seria sfida alla nostra sicurezza", ha detto ai giornalisti, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa statali russe.

Kuleba, che ha incontrato alti funzionari dei Paesi membri della Nato e dovrebbe vedere Blinken oggi nel corso della giornata, ha chiesto misure rapide per scoraggiare la Russia, comprese sanzioni che aumentino il prezzo di un intervento russo e contribuiscano a rafforzare le capacità di difesa dell'Ucraina.

"Il prezzo di alcune misure di cui stiamo parlando può sembrare alto ma il prezzo della prevenzione sarà comunque inferiore al prezzo per fermare una guerra e mitigarne le conseguenze", ha detto Kuleba durante la conferenza stampa, sottolineando che "quindi è meglio agire ora per evitare che la Russia aggravi ulteriormente la situazione".

Gli Stati Uniti e i loro alleati affrontano un delicato equilibrio che consiste nel mostrare sostegno all'Ucraina senza mettere l'Occidente in conflitto diretto con Mosca, che considera l'Ucraina parte della sua sfera di influenza.

Dopo che un presidente sostenuto dalla Russia è fuggito dalle proteste di strada filo-occidentali nel 2014, la Russia ha annesso la Crimea e ha inviato segretamente combattenti, armi e truppe nel territorio per prendere il controllo di alcune parti dell'Ucraina orientale. L'Occidente ha risposto con sanzioni alla Russia e assistenza finanziaria, equipaggiamento militare e addestratori militari per l'Ucraina, avvicinando l'Ucraina alla Nato e all'Unione europea senza offrire al Paese l'adesione.

Più di 13.000 persone sono morte nel conflitto, che dal 2015 è consistito in gran parte in scontri di artiglieria e cecchini in prima linea.

L'anno scorso l'Ucraina ha stretto legami più profondi con l'alleanza, diventando un "partner per maggiori opportunità". In una conversazione con Stoltenberg la scorsa settimana, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto un piano formale per l'adesione. E' improbabile che una tale mossa ottenga il necessario sostegno unanime dei 30 membri della Nato, sebbene l'alleanza abbia affermato che l'Ucraina diventerà membro in futuro.

"Spetta ai 30 alleati della Nato decidere quando l'Ucraina è pronta per l'adesione alla Nato e nessun altro ha il diritto di tentare di immischiarsi o di interferire in quel processo", ha detto oggi Stoltenberg.

Nelle ultime settimane, la Russia ha mobilitato il numero maggiore di truppe ai suoi confini con l'Ucraina e la Crimea dal 2014, secondo funzionari statunitensi e ucraini.

La Russia dice che può spostare le sue truppe all'interno dei suoi confini come desidera e che non ha intenzioni belligeranti, accusando l'Ucraina di provocazioni non specificate. Allo stesso tempo, i funzionari russi hanno detto di difendere i cittadini e di lingua russa, facendo il tipo di dichiarazione che ha preceduto le invasioni della Georgia nel 2008 e dell'Ucraina nel 2014. La Russia negli ultimi anni ha distribuito passaporti nelle aree che controlla nell'Ucraina orientale.

Funzionari e analisti occidentali e ucraini affermano che gli obiettivi immediati di Putin potrebbero includere la presa del territorio ucraino per fornire a Mosca un corridoio di terra verso la penisola di Crimea.

"E' sempre difficile capire cosa vogliono i russi perché Putin è un opportunista", ha detto Riho Terras, ex capo delle forze di difesa in Estonia, aggiungendo che "è campione del mondo nel cambiare i piani".

Il Cremlino sta anche mettendo alla prova il presidente Usa, Joe Biden, dicono funzionari e analisti, dopo che si è insediato promettendo una linea dura contro Putin. Biden ha parlato con Zelensky all'inizio di questo mese per la prima volta da quando è entrato in carica in mezzo alle crescenti tensioni.

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April 13, 2021 08:49 ET (12:49 GMT)