LONDRA (Reuters) - La percentuale di donne nominate nei consigli di amministrazione delle grandi società di servizi finanziari dell'Unione europea è diminuita lo scorso anno, rendendo più difficile per il settore raggiungere in tempo l'obiettivo di diversità fissato per la regione.

È quanto emerge da un'indagine della società di consulenza EY.

L'European Financial Services Boardroom monitor ha mostrato che lo scorso anno il 44% di tutte le nomine sono state assegnate a donne, in calo rispetto al 51% del 2022, con il 31% delle società europee di servizi finanziari quotate in borsa ferma a una rappresentanza femminile nel Cda inferiore al 40%.

In base alle norme europee "Women on Boards", le società dovranno raggiungere un obiettivo minimo del 40% di donne tra i consiglieri non esecutivi, o del 33% per tutti i membri del consiglio, entro giugno 2026.

"Il livello del 40% di rappresentanza femminile nei consigli di amministrazione è un minimo da cui partire, non un livello verso cui lavorare", ha detto Omar Ali, managing partner per i servizi finanziari Emeia di EY.

Secondo EY, nei consigli di amministrazione delle società finanziarie europee, le donne hanno ancora una probabilità significativamente inferiore rispetto alla controparte maschile di ottenere esperienza in ruoli di vertice, come Ceo o Cfo, o di ricoprire una posizione dirigenziale.