BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea richiederà alla Polonia di pagare sanzioni dal valore di 70 milioni di euro per non aver annullato il controverso sistema disciplinare per i giudici della nazione, secondo quanto riferito a Reuters da fonti.

Un portavoce della Commissione europea ha confermato separatamente durante una conferenza stampa di aver ricevuto l'ultima spiegazione da parte della Polonia in merito alla disputa, una delle tante battaglie del blocco con Varsavia su questioni di standard democratici.

"L'Unione europea ha metodi per garantire il pagamento delle sanzioni imposte contro la Polonia", ha detto il portavoce.

L'11 gennaio rappresenta la scadenza fissata per il governo nazionalista polacco per comunicare alla Commissione le tempistiche e le dinamiche per lo smantellamento della Camera disciplinare della Corte Suprema polacca, dopo che la Corte di Giustizia Ue ne ha richiesto la sospensione.

Varsavia si è già opposta alla decisione della Corte a Lussemburgo, che ha poi approvato sanzioni giornaliere da un milione di euro.

Secondo due fonti interne alla Commissione, parlando separatamente e in condizione d'anonimato, la lettera è stata scritta in polacco, perciò sarà necessario tradurla prima di permettere alla Commissione di rispondere formalmente.

Se la risposta non soddisferà la Commissione - che agisce come garante delle norme congiunte Ue, anche proteggendo la magistratura dall'interferenza politica - una delle fonti ha affermato che l'esecutivo Ue invierà una fattura a Varsavia, con una scadenza di 45 giorni per il pagamento.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Roma Stefano Bernabei)