MILANO (MF-DJ)--Il leader repubblicano della Camera statunitense, Kevin McCarthy, ha respinto la richiesta della Commissione che indaga sull'attacco del 6 gennaio 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti di fornire volontariamente al panel informazioni sulle sue conversazioni con l'ex presidente Donald Trump avvenute prima, durante e dopo la rivolta.

In una lettera a McCarthy, il presidente della Commissione, il Dem Bennie Thompson, ha riconosciuto la delicatezza di tale richiesta, affermando che il panel ha un enorme rispetto per le prerogative del Congresso e la privacy dei membri. "Allo stesso tempo, abbiamo la solenne responsabilità di indagare a fondo sui fatti e le circostanze di questi eventi", ha dichiarato. Thompson ha chiesto se McCarthy sarebbe stato disponibile a un incontro il 3 o 4 febbraio o durante la settimana successiva del 7 febbraio.

Thompson ha sottolineato che quando gli era stato chiesto da un programma locale di notizie se sarebbe stato disposto a condividere informazioni con il panel, McCarthy aveva risposto: "sono stato molto pubblico, non mi nasconderò da nulla". In una dichiarazione ieri sera McCarthy ha respinto la richiesta del panel, definendola un abuso di potere motivato politicamente e ha aggiunto che la Commissione vuole "interrogarmi sulle dichiarazioni pubbliche che sono state condivise con il mondo e sulle conversazioni private non correlate alla violenza che si è svolta al Campidoglio. Non ho nient'altro da aggiungere".

McCarthy è l'ultimo membro della Camera repubblicana che è stato contattato per testimoniare o rilasciare documenti dalla Commissione sul 6 gennaio. Il panel ha recentemente chiesto di incontrare i deputati repubblicano, Scott Perry, e Jim Jordan, ma entrambi hanno rifiutato di farlo, dicendo che la Commissione è illegittima.

Il panel di nove membri è stato istituito l'anno scorso dalla Camera con un voto in gran parte lungo le linee di partito, dopo che i senatori repubblicani hanno bloccato la creazione di una commissione bipartisan esterna. La Commissione, guidata da Thompson e dalla vicepresidente repubblicana Liz Cheney, sta esaminando l'assalto al Campidoglio degli Stati Uniti da parte dei sostenitori di Trump che hanno cercato di fermare la certificazione della vittoria elettorale del presidente Usa, Joe Biden. Quel giorno, Trump ha parlato a una manifestazione esortando i sostenitori a marciare verso il Campidoglio, dicendo falsamente che le elezioni erano state rubate.

La legislazione che ha creato la Commissione ristretta ha dato a McCarthy il diritto di nominare cinque membri. Tuttavia, la presidente della Camera, Nancy Pelosi, ha respinto due delle sue scelte: Jordan, il repubblicano di alto livello nella Commissione Giustizia della Camera, e il deputato Jim Banks, presidente del Republican Study Committee conservatore - entrambi stretti alleati di Trump. In risposta, McCarthy ha annullato le sue altre tre scelte. Pelosi ha nominato Cheney e il deputato Adam Kinzinger come membri repubblicani della Commissione: entrambi sono sempre stati apertamente critici nei confronti di Trump.

Nella sua lettera di ieri Thompson ha scritto che McCarthy aveva ammesso di aver parlato direttamente con Trump, mentre i sostenitori dell'ex presidente invadevano il Campidoglio. Thompson ha citato McCarthy all'aula della Camera il 13 gennaio quando ha detto che Trump "ha la responsabilità dell'attacco al Congresso da parte di rivoltosi" e che l'ex presidente "avrebbe dovuto denunciare immediatamente l'assalto mentre vedeva cosa stava accadendo". Thompson ha anche citato notizie secondo cui McCarthy e Trump si erano scontrati duramente e avevano avuto una "conversazione molto accesa" durante l'assalto, con McCarthy che supplicava il presidente di inviare aiuti. "Come è subito evidente, tutte queste informazioni riguardano direttamente lo stato d'animo del presidente Trump durante l'attacco del 6 gennaio mentre la violenza era in corso", ha scritto.

Thompson ha affermato che la Commissione vuole interrogare McCarthy sulle comunicazioni che potrebbe aver avuto con Trump, il team legale dell'ex presidente, il personale della Casa Bianca e altri subito dopo l'attacco al Campidoglio e nella settimana successiva. Ha detto anche che il panel ha messaggi di testo di testimoni che mostrano che il personale della Casa Bianca e i sostenitori dell'ex presidente avevano "preoccupazioni significative" dopo il 6 gennaio sullo stato d'animo di Trump e sulla sua condotta. Trump è stato messo sotto accusa dalla Camera a gennaio per incitamento all'insurrezione ma il Senato lo ha assolto a febbraio.

cos

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January 13, 2022 03:15 ET (08:15 GMT)