WASHINGTON (Reuters) - Ulteriori segnali su come e quando la Federal Reserve potrebbe iniziare a ridurre il massiccio programma di acquisto di obbligazioni introdotto con l'avvento della pandemia emergeranno probabilmente domani, quando la banca centrale pubblicherà i verbali della riunione dello scorso mese.

I funzionari dell'istituto centrale Usa hanno aperto il dibattito sulla possibile riduzione del programma di acquisto di bond da 120 miliardi di dollari al mese in occasione della riunione del 15-16 giugno e da allora la maggior parte dei banchieri della Fed ha offerto una visione generalmente ottimista di un'economia che è indubbiamente in ripresa dalla recessione provocata dalla pandemia di Covid-19.

Secondo alcuni il recente aumento dei posti di lavoro e l'inflazione oltre il target rappresentano "un ulteriore progresso sostanziale" verso gli obiettivi Fed di massima occupazione e di stabilità dei prezzi, un benchmark che permetterebbero di iniziare a ridurre gli acquisti di asset.

I dati arrivati dopo l'ultima riunione potrebbero andare a sostegno di questa tesi.

Lo scorso mese negli Stati Uniti si sono registrati 850.000 posti di lavoro in più, come hanno mostrato venerdì i dati del dipartimento del Lavoro Usa, un'accelerazione superiore alle attese nelle assunzioni dopo due mesi di rialzi più deboli.

La misura preferita dalla Fed per l'inflazione, nel frattempo, è aumentata al ritmo annuo più rapido dal 1992, superando il target del 2%.

Le minute di domani forniranno probabilmente ulteriori dettagli su quanto i membri della Fed ritenessero la banca centrale vicina a raggiungere i suoi obiettivi anche prima della pubblicazione degli ultimi dati macro. I verbali potrebbero inoltre far luce su quanto sia profonda la divisione tra chi ritiene le recenti letture di un'inflazione alta un fenomeno temporaneo e chi ritiene che possa perdurare.

"I verbali saranno sicuramente interessanti", ha commentato Sam Bullard, senior economist di Wells Fargo. "Il mercato guarderà a ogni dettaglio sulla propensione a discutere delle tempistiche ritenute appropriate per iniziare il tapering".

Al meeting di giugno molti funzionario della Fed hanno anticipato le previsioni sulle tempistiche di aumento dei tassi di interesse. Tredici dei diciotto consiglieri adesso prevedono che i tassi aumenteranno nel 2023, con sette di loro che indicano un "decollo" dei tassi già l'anno prossimo.

Secondo gli economisti intervistati da Reuters la Fed annuncerà una strategia per ridurre l'acquisto di asset ad agosto o settembre, con un taglio all'acquisto di bond a partire dall'inizio del prossimo anno.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Sabina Suzzi, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)