MILANO (MF-DJ)--Il presidente Usa, Joe Biden, annuncerà oggi l'acquisto di 500 milioni di dosi in più del vaccino contro il coronavirus sviluppato da Pfizer/BioNTech da donare ai Paesi in via di sviluppo, secondo quanto hanno riferito alcuni alti funzionari dell'amministrazione.

Biden dovrebbe fare l'annuncio durante un vertice virtuale sul Covid-19 a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, portando l'impegno totale degli Stati Uniti a 1,1 miliardi di dosi da condividere all'estero. La decisione arriva mentre Biden sta cercando di espandere il ruolo dell'America nell'accelerazione degli sforzi di vaccinazione globale nei Paesi a reddito basso e medio-basso che hanno lottato per accedere ai vaccini.

Il nuovo lotto di vaccini di Pfizer sarà prodotto negli Stati Uniti e la spedizione inizierà a gennaio, hanno affermato i funzionari. La donazione raddoppia il precedente impegno degli Stati Uniti di fornire 500 milioni di dosi del siero di Pfizer ai Paesi in via di sviluppo entro la fine di giugno 2022.

I vaccini donati vengono instradati ai vari Paesi attraverso Covax, un programma internazionale sostenuto dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per fornire i vaccini alle Nazioni più povere del mondo. Pfizer ha affermato che le dosi dovrebbero essere consegnate ai Paesi in via di sviluppo entro la fine di settembre 2022.

Sebbene gli Stati Uniti abbiano finora fatto la più grande donazione totale rispetto a qualsiasi altro Paese, alcuni gruppi di assistenza internazionali hanno invitato l'amministrazione Biden e altre Nazioni ricche a fare di più per contribuire a vaccinare la popolazione globale. Solo il 2% delle persone nei Paesi in via di sviluppo ha ricevuto la prima dose del vaccino, secondo il progetto Our World in Data dell'Università di Oxford, spingendo alcuni esperti di salute ad avvertire che i decessi per Covid-19 potrebbero essere di più nel 2022 rispetto al 2021.

Gli Stati Uniti hanno già inviato oltre 110 milioni di dosi all'estero, la maggior parte delle quali dei sieri prodotti da Moderna e Johnson&Johnson e i Paesi destinatari sono stati sia ricchi alleati come il Canada sia Nazioni in via di sviluppo come Haiti.

Biden utilizzerà il vertice di oggi anche per invitare altri leader mondiali ad contribuire a espandere l'accesso globale ai vaccini e ad adottare misure per rendere più disponibili test, terapie e dispositivi di protezione individuale in tutto il mondo, hanno affermato i funzionari. Esorterà inoltre i leader ad aiutare le Nazioni a basso e medio reddito a vaccinare almeno il 70% della loro popolazione entro settembre del prossimo anno.

Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato a giugno che vaccinare almeno il 70% della popolazione mondiale contro il Covid-19 richiederà 11 miliardi di dosi. "Questi sono obiettivi globali", ha detto un funzionario dell'amministrazione Biden, aggiungendo che "gli Stati Uniti non possono e non devono raggiungerli da soli. Tutti devono essere responsabili".

Al vertice parteciperanno altri capi di Stato, oltre a rappresentanti del settore privato e sostenitori della salute globale. Biden ha promesso per la prima volta di condividere 500 milioni di dosi del vaccino di Pfizer all'estero in occasione di un vertice del G7 nel Regno Unito a giugno. Gli Stati Uniti hanno iniziato a esportare quelle dosi il mese scorso, anche se i funzionari di molti Paesi poveri affermano di aver lottato con infrastrutture e risorse governative inadeguate per supportare la campagna vaccinale. Il Ruanda ha ricevuto le dosi di Pfizer il 18 agosto e da allora sono state spedite più di 30 milioni di dosi in 22 Paesi, ha affermato la società.

Il regime a due dosi del vaccino di Pfizer/BioNTech richiede la conservazione a meno 70 gradi Celsius fino a un mese prima dell'uso. Il siero deve anche essere diluito con una soluzione salina prima dell'iniezione, il che richiede più attrezzature e formazione per gli operatori sanitari rispetto ad altri vaccini. Alcuni gruppi di assistenza hanno affermato che gli Stati Uniti dovrebbero assumere un ruolo più importante nel fornire supporto logistico e di pianificazione, nonché finanziamenti per aiutare a pagare i vaccinatori e acquistare le attrezzature necessarie.

Gli Stati Uniti e una manciata di altri Paesi ricchi sono stati oggetto di critiche per i piani per offrire dosi di richiamo a casa, nonostante la richiesta dell'Oms di sospendere tutti i richiami fino alla fine dell'anno e di indirizzare invece le dosi e le risorse in eccesso verso i Paesi poveri.

L'amministrazione Biden il mese scorso ha segnalato che stava preparando una campagna per i richiami rivolta alla maggior parte degli americani a partire da questo mese. Quella tempistica è stata messa in dubbio dopo che il Comitato consultivo della Food and Drug Administration ha raccomandato la scorsa settimana che la terza dose del vaccino di Pfizer dovrebbe essere limitata agli anziani e alle persone a rischio più elevato.

cos

(END) Dow Jones Newswires

September 22, 2021 06:21 ET (10:21 GMT)