MILANO (MF-DJ)--Gli Stati Uniti hanno annunciato che avvieranno i negoziati con Taiwan questo autunno per arrivare a siglare un accordo su commercio e investimenti e approfondire le relazioni bilaterali su una serie di questioni, tra cui tecnologia e agricoltura.

Il nuovo patto affronterà anche i modi per rispondere alle "pratiche distorsive delle imprese statali e alle politiche e pratiche non di mercato", ha affermato l'Ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti, facendo un chiaro riferimento alle politiche cinesi senza però nominare il Paese.

I dettagli dell'iniziativa bilaterale seguono l'annuncio iniziale del piano a giugno e arrivano mentre le tensioni su Taiwan tra Stati Uniti e Cina sono ai massimi livelli, a seguito di una visita nell'isola della presidente della Camera Usa, Nancy Pelosi, ad agosto e di una delegazione guidata dal senatore democratico statunitense, Ed Markey, lo scorso fine settimana.

Le visite dei rappresentanti del Congresso, progettate per mostrare sostegno a Taiwan e alla democrazia nell'isola, hanno suscitato dure risposte da parte di Pechino, spingendo gli Stati Uniti e la Cina alle loro relazioni più tese da anni. Il patto "approfondirà le nostre relazioni commerciali e di investimento, farà avanzare le priorità commerciali reciproche sulla base di valori condivisi e promuoverà l'innovazione e la crescita economica inclusiva per i nostri lavoratori e le nostre imprese", ha affermato Sarah Bianchi, la vice rappresentante commerciale degli Stati Uniti.

"Abbiamo in programma di perseguire un programma ambizioso per il raggiungimento di impegni di alto livello e risultati significativi che coprano le undici aree commerciali nel mandato negoziale che aiuterà a costruire un'economia del 21esimo secolo più equa, più prospera e resiliente", ha aggiunto.

La Cina si è opposta agli sforzi degli Stati Uniti per rafforzare i legami con Taiwan, affermando che gli Usa si stanno allontanando dalla loro politica di lunga data che riconosce la Repubblica Popolare Cinese come l'unico governo legittimo del Paese. "La Cina si oppone fermamente a tutte le forme di interazione ufficiale con qualsiasi nome o forma tra Taiwan e i Paesi che hanno legami diplomatici con la Cina", ha affermato un portavoce dell'ambasciata cinese quando a giugno sono stati annunciati i piani per rafforzare i legami economici tra Stati Uniti e Taiwan. Gli Usa hanno insistito sul fatto che non vi è alcun cambiamento nella loro politica nei confronti della Cina e di Taiwan, ma questa settimana l'ambasciatore cinese ha accusato Washington di aumentare le tensioni attraverso le visite all'isola di Pelosi e di altri legislatori.

I negoziati bilaterali si svolgeranno sotto gli auspici dell'American Institute di Taiwan, dell'ambasciata americana de facto a Taipei e dell'Ufficio di rappresentanza culturale economica di Taipei negli Stati Uniti. Anche se gli Stati Uniti hanno solide relazioni con Taiwan, non hanno relazioni diplomatiche formali con l'isola dal 1979, anno in cui hanno stabilito una relazione formale con la Cina, che vede Taiwan come parte del suo territorio.

L'elenco delle aree che saranno coperte dal nuovo accordo, soprannominato 'Iniziativa Usa-Taiwan sul commercio del 21esimo secolo', include l'agevolazione degli scambi commerciali, le pratiche normative, gli standard anticorruzione e il rafforzamento del commercio tra le piccole e medie imprese. Le due parti discuteranno anche della rimozione delle barriere commerciali discriminatorie e dell'imposizione di rigorosi standard di lavoro e ambientali, nonché di questioni relative al commercio digitale e agricolo.

La segretaria al Commercio Usa, Gina Raimondo, ha dichiarato anche a giugno che avrebbe avviato il dialogo con Taiwan per affrontare il commercio e gli investimenti tecnologici, insieme alle catene di approvvigionamento e ai controlli sulle esportazioni di tecnologia.

Lo sforzo degli Stati Uniti per rafforzare i legami commerciali con Taiwan arriva mentre il Paese si muove per espandere gli impegni economici nell'Asia-Pacifico per contrastare l'influenza cinese.

Durante la visita del presidente Usa, Joe Biden, nella regione a maggio, gli Stati Uniti e una decina di altri Paesi hanno avviato formalmente negoziati per formare una nuova piattaforma denominata Indo-Pacific Economic Framework per approfondire i legami nel commercio, la resilienza delle catene di approvvigionamento, la politica ambientale e l'economia digitale. Taiwan aveva espresso interesse ad aderire all'ampio patto, noto come Ipef, ma non vi è stata inclusa. I funzionari economici dei Paesi aderenti al patto dovrebbero incontrarsi negli Stati Uniti a settembre.

Il mandato negoziale per l'iniziativa bilaterale rilasciato ieri delinea gli argomenti da discutere nelle 11 aree. Le discussioni sulle imprese statali affronteranno le "distorsioni significative" nel commercio e negli investimenti causate dalle pratiche delle imprese statali e controllate dallo Stato e dai monopoli designati dal governo, attraverso l'adozione di disposizioni per creare condizioni di parità per i lavoratori e le imprese quando gareggiano contro queste entità a livello internazionale. Per quanto riguarda le politiche e le pratiche non di mercato, le due parti cercheranno di promuovere la cooperazione per affrontare le pratiche dannose.

"Gli Stati Uniti e Taiwan sono economie orientate al mercato e comprendono il danno che può essere causato dai partner commerciali che implementano politiche e pratiche non di mercato, che minacciano i mezzi di sussistenza e possono danneggiare i lavoratori e le imprese", si legge nel mandato negoziale.

cos


(END) Dow Jones Newswires

August 18, 2022 04:10 ET (08:10 GMT)