BRUXELLES (Reuters) - Il supporto fiscale per le economie della zona euro diminuirà il prossimo anno, con lo stabilizzarsi della ripresa, ha detto il presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe a una commissione economica del Parlamento europeo.

"È ragionevole attendersi che il livello di supporto fiscale sarà più basso di quanto sia ora. Questa è la logica delle regole fiscali e ha senso nel momento in cui la ripresa sia a uno stadio più avanzato", ha detto Donohoe.

L'Unione europea ha sospeso qualsiasi limite per l'indebitamento dei governi nel 2020, 2021 e 2022 per aiutare gli Stati a gestire lo shock senza precedenti della pandemia da Covid-19 che ha causato la peggior recessione in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale.

Ma la Ue pianifica di ripristinare i limiti al rifinanziamento a partire dal 2023, benché con delle modifiche che riflettano il drastico incremento del debito pubblico dovuto alla pandemia, oltre alla necessità di robusti investimenti ogni anno per combattere il cambiamento climatico.

Inoltre, il ritmo di riduzione del supporto fiscale sarà con ogni probabilità diverso da paese a paese il prossimo anno.

"Saranno tenute in considerazione le circostanze specifiche di ogni Stato", ha detto Donohoe.

"Vogliamo evitare effetti a cascata derivanti da un consolidamento fiscale troppo ampio o troppo rapido. Dalla scorsa crisi abbiamo appreso che la sostenibilità del debito non si aiuta soffocando crescita e investimenti".

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)