IL MUSEO DEL DOMANI, PROGETTATO DA SANTIAGO CALATRAVA, APRE LE SUE PORTE A RIO DE JANEIRO

  • Oggi si terrà la cerimonia di inaugurazione istituzionale a cui parteciperanno le autorità, tra cui la Presidente del Brasile Dilma Rousseff.
  • Fa parte del progetto di riqualificazione "Porto Maravilha" di Rio de Janeiro

Zurigo, 17 dicembre 2015.- Il Museu do Amanhã (Museo del domani) di Rio de Janeiro aprirà le sue porte al pubblico sabato 19 dicembre, mentre oggi si terrà la cerimonia istituzionale a cui parteciperanno le autorità, tra cui anche la Presidente del Brasile Dilma Rousseff. Il Museo nasce con l'obiettivo di mostrare i possibili scenari che si presenteranno al pianeta in futuro, utilizzando una narrativa che mira a rispondere a cinque domande: Da dove veniamo? Chi siamo? Dove siamo? Dove andiamo? e Come vogliamo vivere assieme nei prossimi cinquant'anni?

L'edificio del museo, progettato dall'architetto e ingegnere elvetico spagnolo Santiago Calatrava, si ispira alla cultura carioca e al rapporto speciale che esiste tra la città e la natura circostante. La sua struttura architettonica è costituita da elementi efficienti dal punto di vista energetico che permettono di utilizzare fonti naturali di energia.

Situato sul molo Mauá, il museo è uno dei pilastri attorno al quale la città di Rio ha tracciato il progetto "Porto Maravilha", mirato a un processo di riqualificazione dall'area portuale, una zona di 5 milioni di metri quadrati che sta ricevendo nuove infrastrutture urbane. Il rinnovamento e l'installazione nella zona di nuove strutture culturali come il museo ne ha permesso l'integrazione con il centro e ha trasformato quest'area urbana, un tempo degradata, in uno dei quartieri più interessanti della città.

"Rio sta dando al mondo un esempio su come recuperare la qualità urbana tramite interventi drastici e grazie alla creazione di strutture culturali come il Museo del domani o il nuovo MAR (Museo dell'arte di Rio). Questa visione ci ha portato, nei nostri primi schizzi, a proporre una piazza davanti al museo, per mostrare uno spazio urbano coeso e che riflettesse la trasformazione in atto", spiega Santiago Calatrava.

Il Museo del domani è un progetto promosso dalla Città di Rio de Janeiro e dalla Fondazione Roberto Marinho, patrocinato da Banco de Santander e BG Brasil. Il progetto ha ricevuto il sostegno del Governo dello Stato tramite la Segreteria di Stato all'Ambiente e del Governo Federale tramite l'ente finanziatore di studi e progetti (Finep- Financiadora de Estudos e Projectos).

Il museo vanta 5.000 m2 di spazio espositivo temporaneo e permanente, che assieme alle aree complementari raggiunge una superficie complessiva di circa 15.000 m2, posizionata longitudinalmente sul molo che la ospita. Una disposizione così particolare, così come quella del suo rivestimento, caratterizzato da grandi sporgenze (lunghe 75 metri nella direzione della piazza e 45 metri nella parte che affaccia sul mare) enfatizza il suo protendersi dal molo verso la baia. Il piano superiore, destinato a ospitare la collezione permanente, è ricoperto da uno spettacolare tetto alto 10 metri che offre una vista panoramica sulla baia di Guanabara. L'altezza complessiva dell'edificio, limitata a 18 metri, protegge la vista sul Monastero di São Bento, edificio dichiarato Patrimonio culturale dell'umanità dell'UNESCO.

"La nostra idea era di creare un edificio che fosse il più etereo possibile, quasi fluttuante sul mare come una nave, un uccello o una pianta. A causa della natura cangiante delle mostre abbiamo introdotto all'interno una struttura archetipica, il che porta a una semplicità di comprensione che permette al museo di essere versatile nelle sue funzioni: potrà ad esempio ospitare congressi o sviluppare attività di ricerca", segnala Santiago Calatrava. Al di là della metafora o dell'idea architettonica, l'edificio è "il risultato di un dialogo molto coerente, affinché si allinei all'intenzione di essere un museo per il futuro, come fosse un'unità educativa", aggiunge l'architetto.

Edificio sosteniible

L'edificio è stato progettato seguendo criteri di sostenibilità e opera utilizzando fonti di energia naturale, il che consente la sua integrazione con i contenuti presentati dal museo. L'acqua della baia è utilizzata per regolare la temperatura interna dell'edificio e per approvvigionare gli specchi d'acqua che circondano il museo, in cui la struttura stessa si riflette. Il progetto predilige l'ingresso della luce naturale; inoltre, sulle ali mobili del rivestimento sono stati integrati pannelli solari fotovoltaici, la cui posizione può essere modificata per ottimizzare l'angolo su cui si riflettono i raggi del sole durante la giornata, creando energia solare utilizzabile dall'edificio.

In armonia con l'ambiente circostante, il progetto è audace ma rispettoso, forte ma elegante e si integra perfettamente con il paesaggio, migliorandolo. L'edificio è stato pensato per offrire al visitatore un'esperienza unica e risvegliare emozioni tramite le forme architettoniche, i materiali, la luce e lo spazio, elementi complementari alle mostre esposte.

Inoltre, il percorso esterno presenta numerosi elementi pedagogici. I nuovi giardini offrono al visitatore una lezione di botanica grazie al progetto dello studio di architetti del paesaggio Burlé Marx: i giardini includono specie autoctone del biotopo della foresta attorno a Rio, riconosciuta Patrimonio dell'umanità, il che ha permesso di sottolineare le caratteristiche della zona costiera della città.

Uno spazio per analizzare il futuro

Le mostre del museo affronteranno argomenti come la crescita della popolazione e l'aumento dell'aspettativa di vita, i modelli di consumo, i mutamenti climatici, l'ingegneria genetica e la bioetica, la distribuzione della ricchezza, i progressi tecnologici e i cambiamenti della biodiversità. La mostra permanente è curata dal fisico e cosmologo Luiz Alberto Oliveira e progettata da Ralph Appelbaum, con la direzione artistica di Andres Clerici.

Oltre all'area espositiva principale, il museo è dotato di uno spazio per le mostre temporanee, un auditorium in grado di accogliere 400 persone, una caffetteria, un ristorante e un negozio. Il museo ospita anche il Laboratorio di esplorazione del domani, uno spazio dedicato alle attività educative e all'esposizione di progetti e prototipi. Infine, l'Osservatorio del domani mette a disposizione documenti su tecnologie e ricerche scientifiche di attualità, che saranno utilizzati anche per aggiornare l'esposizione permanente.

Per ulteriori immagini, visitare https://owncloud.calatrava.com/owncloud/public.php?service=files&t=e30d1e455432875cc4180758b1d626b0

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