I mercati azionari europei hanno chiuso in rialzo lunedì, sostenuti da una ripresa del settore bancario durante la sessione, grazie a riacquisti a buon mercato e a commenti ritenuti rassicuranti da parte dei supervisori dell'Unione Europea.

A Parigi, il CAC 40 ha chiuso in rialzo dell'1,27% a 7.013,14 punti, dopo aver perso fino all'1,9% all'inizio della giornata.

Il Footsie britannico ha guadagnato lo 0,93% e il Dax tedesco l'1,12%.

L'indice EuroStoxx 50 è avanzato dell'1,29%, il FTSEurofirst 300 dell'1,03% e lo Stoxx 600 dell'1,03%.

Il salvataggio di emergenza di domenica del Credit Suisse, che è stato rilevato da UBS, ha scatenato un'ondata di preoccupazione nei mercati europei.

In particolare, la decisione delle autorità svizzere di dare la preferenza agli azionisti di Credit Suisse rispetto ai titolari di obbligazioni AT1 (Additional Tier 1) o CoCo (contingent convertible) ha allarmato gli investitori, abituati a vedere le perdite sostenute in primo luogo dagli azionisti.

"Gli AT1 stanno attualmente soffrendo di una grave crisi di fiducia", ha dichiarato Marco Pabst, direttore investimenti di Arbion.

In questo contesto, le autorità di vigilanza dell'UE hanno emesso una dichiarazione congiunta che ribadisce la loro raccomandazione che le perdite siano assorbite in primo luogo dagli azionisti, il che ha alleviato un po' il nervosismo che circonda il settore bancario.

In una mossa coordinata durante il fine settimana, le principali banche centrali hanno promesso di fornire liquidità in dollari per stabilizzare il sistema finanziario.

VALORI

Ancora provato dallo shock di lunedì, l'indice Stoxx delle banche ha registrato una ripresa durante la sessione, terminando con un guadagno dell'1,21%, dopo essere sceso del 6% all'inizio della giornata.

Le azioni del Credit Suisse hanno vissuto un'altra giornata difficile dopo l'annuncio dell'acquisizione da parte di UBS, crollando del 55,7%. UBS, invece, ha chiuso la giornata in rialzo dell'1,26%.

A Parigi, Credit Agricole e BNP Paribas hanno chiuso in rialzo rispettivamente dello 0,66% e dell'1,70% dopo un inizio di sessione difficile. Société Générale ha perso lo 0,82%.

In cima al CAC 40, Thales è avanzata del 3,72%, spinta da JPMorgan che ha alzato la sua raccomandazione a "outperform" da "neutral".

A WALL STREET

Al momento della chiusura in Europa, gli indici azionari erano in verde, ancora una volta sostenuti dall'aumento dei titoli bancari, in vista della decisione di politica monetaria della Federal Reserve prevista per mercoledì sera.

Il Dow Jones ha guadagnato l'1,12%, lo Standard & Poor's 500 lo 0,73% e il Nasdaq lo 0,06%.

INDICATORI DEL GIORNO

In Francia, la crescita economica sembra destinata ad essere più forte del previsto quest'anno e l'inflazione un po' meno dolorosa del previsto, in quanto lo shock causato dai prezzi dell'energia inizia ad attenuarsi, ha dichiarato lunedì la Banque de France, prevedendo una crescita dello 0,6% nel 2023 per la seconda economia dell'Eurozona, un miglioramento rispetto alla sua precedente previsione dello 0,3%.

La Bundesbank ha dichiarato lunedì che l'economia tedesca probabilmente si contrarrà nel primo trimestre e che l'alto livello di inflazione sottostante persisterà, anche se l'aumento generale dei prezzi dovrebbe presto rallentare in modo significativo.

CAMBIO ESTERO

Il 'dollar index', che misura le variazioni del biglietto verde rispetto ad un paniere di valute, ha perso lo 0,34%, in quanto l'allentamento delle tensioni sui mercati ha allontanato i trader dagli asset considerati più sicuri.

L'euro ne ha beneficiato, guadagnando lo 0,49% a 1,0722 dollari.

TASSI

I rendimenti del Tesoro sono aumentati notevolmente lunedì, in quanto l'acquisizione di Crédit Suisse e le misure adottate dalle banche centrali per aumentare la liquidità hanno contribuito a placare le preoccupazioni degli investitori in attesa delle decisioni sui tassi della Fed.

Il rendimento del Tesoro americano a due anni, il più sensibile ai tassi di interesse, ha guadagnato oltre 13 punti base per raggiungere il 3,9805%, mentre il rendimento a 10 anni è salito di dieci punti base per superare il 3,5%.

In Europa, il tasso a due anni dei titoli di Stato tedeschi è sceso al 2,374% dopo essere sceso al 2,089% all'inizio della sessione.

Il tasso sul debito decennale è rimasto praticamente invariato al 2,128%, dopo un minimo dell'1,923%.

OLIO

I prezzi del petrolio si sono stabilizzati dopo essere scesi al livello più basso degli ultimi 15 mesi lunedì.

Il Brent è stabile a circa 73,08 dollari al barile e anche il greggio leggero statunitense (West Texas Intermediate, WTI) è invariato a circa 66,80 dollari.

DA CONTINUARE MARTEDÌ:

(A cura di Blandine Hénault)

di Diana Mandia