Bonus BioGroup ha recentemente completato uno studio preclinico che dimostra l'efficacia del suo farmaco MesenCure (sviluppato per il trattamento dei pazienti con COVID grave) nel ridurre l'iperreazione infiammatoria pericolosa per la vita, riscontrata nei pazienti con sindrome da rilascio di citochine (CRS). Questo tipo di sovrareazione infiammatoria si sviluppa fino al 78% dei pazienti oncologici trattati con immunoterapie biologiche che galvanizzano il sistema immunitario per combattere il cancro, e nei pazienti trapiantati con cellule staminali che formano il sangue. Secondo studi recenti, fino al 27% dei pazienti oncologici, che soffrono di questa condizione, in seguito a tali trattamenti biologici, possono sviluppare un'insufficienza multisistemica che potrebbe mettere in pericolo la loro vita.

In uno studio condotto da Bonus BioGroup presso il Jackson Laboratory in California, uno degli istituti di ricerca più rispettati al mondo, è stato riscontrato che MesenCure ha ridotto in modo significativo la reazione infiammatoria eccessiva che si è sviluppata in seguito al trattamento biologico del cancro, con una risposta completa, dimostrando il suo potenziale di prevenzione di condizioni pericolose per la vita dei pazienti. Gli esperti stimano che entro il 2027, solo negli Stati Uniti, più di 18.000 pazienti soffriranno di una reazione infiammatoria eccessiva in seguito a trattamenti biologici per il cancro e potrebbero successivamente sviluppare una condizione pericolosa per la vita. Bonus BioGroup sta inoltre proseguendo lo sviluppo clinico del farmaco MesenCure per trattare i pazienti affetti da COVID grave, in vista del lancio di uno studio clinico di Fase III nei principali ospedali statunitensi, poiché il virus vivrà a lungo.

Con la scoperta di nuovi ceppi quasi ogni settimana, gli esperti stimano che ogni anno sono attesi altri milioni di pazienti COVID gravi in tutto il mondo.