MILANO (MF-DJ)--Cnh I. punta sull'Italia e investe 100 mln di euro nel suo stabilimento di Modena. E' quanto ha spiegato il presidente Emea, Carlo Alberto Sisto, nel corso dell'evento 'Cnh Innovazione, sostenibilitá e tecnologia: le linee di sviluppo di Cnh Industrial in Italia'.

"Alla Ricerca e Sviluppo dedichiamo il 3% del fatturato, circa 240-250 mln di euro. Circa 100 mln li investiremo in Italia e in particolare a Modena", ha detto, "dove abbiamo il centro di ricerca e sviluppo per i trattori di media potenza piú grande d'Europa. Abbiamo 600 dipendenti che si occupano dello sviluppo dei nostri prodotti".

E proprio nella cittá emiliana "a ottobre inaugureremo il simulatore virtuale per la prova dei trattori. Si potranno testare tutti i modelli. Sará un elemento unico al mondo. E' un investimento importantissimo a livello tecnologico che permetterá di non immettere Co2 nell'aria e non mettere a rischio i lavoratori. L'investimento si aggira tra 1 e 2 mln euro".

Sempre parlando dell'Italia, Sisto ha sottolineato che "nell'impianto di San Piero in Bagno abbiamo sviluppato il primo mini escavatore 100% elettrico. La previsione di fornitura per fine anno è completamente venduta; siamo giá in overbooking", ha proseguito, sottolineando che "vogliamo continuare a lavorare a basse emissioni non solo per lo sviluppo del motore ma anche per l'uso del trattore. Cnh lavora sulla sostenibilitá circolare".

"Abbiamo anche un trattore di 130 cavalli che è 100% a metano e che ha una emissione negativa di Co2 nell'aria. Poi c'è il trattore diesel con generatore di elettricitá che abbiamo inventato noi. E infine stiamo lavorando all'idrogeno".

La centralitá del nostro Paese è testimoniata anche dalla decisione dell'azienda di aprire "a Torino la nuova sede per l'Emea. Siamo pronti a partire con i lavori e la nuova sede ospiterá oltre 1000 dipendenti.

L'investimento si aggira tra i 5 e i 10 mln".

L'attenzione all'ambiente e alla sostenibilitá resta un fattore chiave per il gruppo. Non a caso "stiamo sviluppando con un'azienda californiana un trattore 100% elettrico", ha detto il presidente. "Buona parte della tecnologia è basata a Modena".

Sul fronte del conflitto in Ucraina, "il mancato fatturato proveniente da questo Paese e dalla Russia a causa della guerra non sará influente sul bilancio annuale della societá", ha detto il presidente. "Per noi quella in Ucraina è innanzitutto una crisi umanitaria oltre che economica. Cnh ha fatto una donazione di mezzo milione di dollari per la popolazione ucraina. Il peso dell'agricoltura dalla Russia e dall'Ucraina è di circa il 3% del fatturato totale. Non è molo rilevante l'impatto subito perchè in Ucraina stiamo continuando a lavorare. Abbiamo avuto una flessione nei primi due mesi ma in questo momento stiamo riprendendo fortemente le esportazioni verso questo Paese".

"In Russia abbiamo un sito produttivo che non è operativo ora. Tutti i dipendenti restano tali, nel senso che non abbiamo licenziato nessuno ma sono a casa. La posizione dell'azienda è di completo stop alle esportazioni in Russia", ha detto ancora.

Per quanto riguarda, invece, la Polonia e l'eventuale stop dell'erogazione dell'energia, Sisto ha spiegato che "non siamo una azienda molto energivora. Chiaro che i nostri fornitori sono piú impattati di noi. Ci stiamo muovendo per trovare soluzioni alternative ma non prevediamo uno stop alla nostra produzione in nessuno dei due impianti in Polonia".

Infine, a causa degli aumenti dei costi delle materie prime, "stiamo lavorando a una modifica dei listini prezzo. Stiamo ritoccando i listini in base a ciò che riceviamo dal mercato per generare marginalitá da investire in ricerca e sviluppo".

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2915:00 giu 2022


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