Stifel ha alzato la sua raccomandazione su Esker da 'hold' (mantenere) a 'buy' (acquistare) con un prezzo obiettivo di 175 euro, giudicando il calo del prezzo dell'azione di quasi il 25% in tre mesi 'esagerato, visti i fondamentali, la crescita e l'eccellenza operativa dell'azienda'.
Il broker si aspetta che lo specialista della dematerializzazione dei documenti registri 'una solida crescita dei ricavi nel primo trimestre, ma un'entrata di ordini debole a causa del rallentamento economico, in particolare in Francia'. Stifel ritiene tuttavia che il rallentamento dell'entrata di ordini nel corso del 2023 sembra essere ben calcolato nel prezzo dell'azione e che l'azienda sia tornata a livelli di valutazione interessanti. Copyright (c) 2023 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati. Le informazioni e le analisi pubblicate da Cercle Finance sono intese esclusivamente come un aiuto decisionale per gli investitori. Cercle Finance non può essere ritenuta responsabile, direttamente o indirettamente, dell'uso delle informazioni e delle analisi da parte dei lettori. Si consiglia a qualsiasi persona non informata di consultare un consulente professionale prima di investire. Queste informazioni non costituiscono un invito alla vendita o una sollecitazione all'acquisto.
Esker è specializzata nella progettazione e nella pubblicazione di software per la connettività, l'invio automatico di fax e la distribuzione elettronica di materiale cartaceo di supporto e connettività. L'attività del gruppo è organizzata intorno a tre famiglie di prodotti: - software per la distribuzione elettronica di materiali di supporto cartacei; - software di faxing (n. 3 a livello mondiale); - software di connettività (n. 1 in Europa): per un accesso immediato e sicuro ai dati centralizzati dell'azienda. Le vendite nette si suddividono per fonte di reddito tra vendita di servizi (98%), contratti di aggiornamento e manutenzione (1,8%) e licenze (0,2%). Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Francia (36,5%), America (41,1%), Regno Unito (6,1%), Germania (4,8%), Spagna (3,6%), Australia (3,3%), Asia (2,5%), Italia (1,8%) e Benelux (0,3%).