MILANO (MF-DJ)--L'assemblea dei soci di Retiambiente, società al 100% pubblica, ha approvato il bilancio di esercizio 2022 e l'aggiornamento del piano industriale strategico della società.

All'assemblea hanno partecipato 35 comuni, in rappresentanza dell'88% del capitale sociale, che hanno approvato a larghissima maggioranza sia il bilancio sia il nuovo piano industriale. Il 2022 si è chiuso con un utile netto di 240.268 euro, messi a riserva contabile di bilancio, e la società ha destinato oltre 700 mila euro al contenimento della tariffa, per gli esercizi futuri.

Il bilancio consolidato del gruppo Retiambiente, di cui fanno parte Aamps, Ascit, Ersu, Esa, Geofor, Lunigiana Ambiente, Rea, Sea, si è chiuso con un valore della produzione di euro 289 milioni, confermando Retiambiente come il sesto operatore italiano e il secondo in Toscana, nella gestione del ciclo dei rifiuti urbani. Un percorso basato su criteri europei legati all'economia circolare, condiviso con l'Ato Toscana Costa e la Regione Toscana. Retiambiente ha 2.333 dipendenti, raccoglie un totale di circa 750 mila tonnellate annue di rifiuti, per una percentuale di raccolta differenziata del 70%. Entro il 2023 è previsto il conferimento delle società di gestione rifiuti di Massa, di Carrara e della Garfagnana, nel proseguimento del percorso del gestore unico di Ato Toscana Costa, che verrà completato con il conferimento del Comune di Lucca, nel 2029.

Per quanto concerne il nuovo piano industriale, la società ha confermati la scelta fondamentale della raccolta differenziata prevalente nella modalità 'porta a porta', che costituisce ancora per quantità e qualità delle matrici riciclabili, il punto di forza delle società operative locali, aggregate nel gruppo Retiambiente, con la proiezione a estendere la cosiddetta 'misurazione puntuale', che tiene conto del concetto 'chi inquina paga'. Il piano si propone di realizzare tutta l'impiantistica di supporto alla valorizzazione dei rifiuti riciclabili, al fine di trattenere al territorio il massimo dei benefici economici rinvenibili dalle valorizzazioni dei rifiuti raccolti.

Caratterizzano il piano industriale i circa 126 milioni di euro di investimenti nell'impiantistica industriale, con una forte propensione all'innovazione tecnica e tecnologica, orientata principalmente verso la costruzione di impianti di biodigestione aerobica (Massa-Carrara, Livorno) e di recupero di materia dai rifiuti non riciclabili.

L'Assemblea dei Soci ha preso atto che Retiambiente ha ottenuto oltre 27 milioni di euro di finanziamento a fondo perduto, derivanti dal Pnrr e che concorrono ad abbattere il costo degli investimenti dei piani finanziari.

Entro il 2027 verranno realizzate diverse strutture, tra cui i seguenti impianti: digestore anaerobico di rifiuti organici a Massa-Carrara; digestore anaerobico di rifiuti organici e fanghi di depurazione civile a Livorno, in collaborazione con Asa; impianto per il trattamento di rifiuti ingombranti (mobili, arredamenti, ecc.) a Pisa, loc. Ospedaletto; impianto per il recupero dei rifiuti verdi (sfalci e potature) a Livorno; impianto per il recupero dei rifiuti tessili (abiti usati) a Capannori; impianto per il recupero di pannolini e pannoloni a Capannori; impianto per il recupero delle terre di spazzamento e delle alghe spiaggiate a Cecina.

Insieme all'impiantistica industriale, il piano strategico prevede la realizzazione di oltre trenta nuovi Centri di Raccolta, principalmente dislocati in Lunigiana e Garfagnana, oltre a un Centro del Riuso a Pontedera. Il tutto, a sostegno della raccolta differenziata, che conferma l'obiettivo medio del 75% entro il prossimo triennio. Gli interventi di piano saranno realizzati contemporaneamente, senza dare precedenza a quelli finanziati dal Pnrr, in modo da consentire un'equa distribuzione degli investimenti su tutto il territorio dell'Autorità di Ambito. La società prevede anche di realizzare un impianto di recupero di materia da rifiuti non riciclabili, che sarà realizzato a Peccioli, utilizzando la tecnologia esclusiva "flameless" (senza fiamma) di ossidazione termica. L'impianto consentirà di evitare l'interramento in discarica di oltre centocinquantamila tonnellate annue di rifiuti non riciclabili.

com/cos


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April 28, 2023 09:39 ET (13:39 GMT)