Il produttore britannico di farmaci GSK ha dichiarato lunedì che il suo farmaco antitumorale Jemperli, in combinazione con la chemioterapia, ha raggiunto l'obiettivo primario della sopravvivenza globale nelle pazienti con cancro endometriale avanzato o ricorrente in uno studio di fase avanzata.

La sopravvivenza globale, definita come la proporzione di pazienti in cura con il farmaco che sono rimaste in vita rispetto a quelle in cura con un placebo, era uno dei due obiettivi primari di uno studio di Fase III, ha dichiarato GSK.

L'azienda ha dichiarato che i dati hanno mostrato un beneficio statisticamente significativo e rilevante nella popolazione complessiva di pazienti, senza fornire ulteriori dettagli.

Jemperli è stato approvato negli Stati Uniti e nel Regno Unito per il trattamento di sottotipi specifici di cancro endometriale avanzato o ricorrente, in combinazione con la chemioterapia.

Gli ultimi risultati di GSK potrebbero aprire la strada all'approvazione in un gruppo molto più ampio di pazienti.

L'azienda, che negli ultimi anni ha cercato di ricostruire la sua attività oncologica, si aspetta una decisione sull'autorizzazione da parte dell'ente regolatore europeo entro la fine del 2023.

Jemperli appartiene alla classe di farmaci chiamati inibitori PD-1, che funzionano aumentando la capacità del sistema immunitario del corpo di aiutare a individuare e combattere le cellule tumorali.

Il cancro endometriale, che si trova nel rivestimento interno dell'utero, è il tumore ginecologico più comune nei Paesi sviluppati, con circa 417.000 nuovi casi segnalati ogni anno a livello globale, secondo GSK.

L'altro obiettivo dello studio, la sopravvivenza libera da progressione (PFS), è stato raggiunto in precedenza. Il termine PFS si riferisce a quanto tempo un paziente vive senza che la malattia peggiori dopo il trattamento. (Relazioni di Eva Mathews a Bengaluru; Redazione di Janane Venkatraman e Barbara Lewis)