LIDDS AB (publ) ha annunciato che il prossimo passo nello sviluppo di NanoZolid®-formulato docetaxel (nanodotax) sarà quello di condurre un breve studio clinico per comprendere gli effetti immunologici osservati nello studio clinico di fase I NZ-DTX-001. Nello studio NZ DTX-001 è stata osservata l'attivazione di biomarcatori infiammatori sistemici, che possono fornire condizioni migliori per il trattamento con i cosiddetti inibitori del checkpoint e provocare un effetto di trattamento nei tumori non iniettati. Nello studio clinico di fase I con nanodotax, che si è concluso nell'ottobre 2021, è stata osservata un'attivazione dei biomarcatori infiammatori sistemici, che può aprire la possibilità di una terapia combinata con i cosiddetti inibitori del checkpoint nell'immunoterapia del cancro. Studi clinici hanno dimostrato che il docetaxel somministrato per via sistemica migliora significativamente la risposta al trattamento con inibitori del checkpoint. Se LIDDS può mostrare un effetto simile con il nanodotax somministrato localmente ma senza effetti collaterali sistemici, che rischiano di inibire la risposta immunitaria specifica contro i tumori, si potrebbe ottenere sia una migliore efficacia che una maggiore sicurezza. LIDDS ha dimostrato in studi preclinici che il nanodotax somministrato localmente ha lo stesso effetto del docetaxel somministrato per via sistemica ma senza effetti collaterali sistemici. Al fine di fornire una migliore base decisionale nello sviluppo clinico di nanodotax, LIDDS ha scelto di assumere la sponsorizzazione dello studio precedentemente approvato su pazienti con cancro alla prostata. Lo studio fornisce un'importante opportunità di analisi della risposta immunologica in quanto i pazienti inclusi avranno la loro prostata rimossa chirurgicamente, che può essere analizzata in dettaglio. Lo studio sarà condotto in un sito clinico e dovrebbe includere dieci pazienti.