Lifecare ASA (LIFE) ha annunciato che l'azienda ha concluso il protocollo di sterilizzazione per la preparazione alla produzione, da implementare nella produzione automatizzata di sensori. L'organizzazione di Lifecare sta lavorando ai preparativi per la produzione automatizzata, dopo una produzione pilota di successo alla fine del primo trimestre. Parte di questi preparativi è stata anche la messa a punto di una procedura per la sterilizzazione dei sensori, compresa la chimica avanzata e l'elettronica sensibile.

Nei primi anni di sviluppo del prodotto, l'azienda ha applicato le radiazioni gamma come metodo di sterilizzazione, che era costoso e complesso dal punto di vista logistico. Lifecare ha ora concluso un protocollo di sterilizzazione basato sull'esposizione dell'impianto alla luce UV e all'ozono. Il metodo è delicato, poco dispendioso in termini di tempo e molto conveniente, rispetto ai metodi di sterilizzazione alternativi.

- Questo metodo può essere facilmente implementato nella linea di produzione e scalato in una produzione automatizzata. Il metodo di combinazione di luce UV e ozono è ben collaudato, efficiente dal punto di vista dei costi e richiede solo pochi minuti, afferma il CEO Joacim Holter di Lifecare. Lifecare, in collaborazione con l'Università Norvegese di Scienze della Vita (NMBU), ha effettuato prove e analisi e può quindi documentare che il metodo soddisfa gli elevati standard necessari per i dispositivi medici.

La finalizzazione del protocollo di sterilizzazione è stata importante anche nei preparativi per gli studi di longevità previsti (veterinari), poiché il sensore con l'elettronica sarà completamente impiantato sotto la pelle del paziente. In entrambe le prospettive, l'impianto deve essere sterile per non causare infezioni o irritazioni. Le specifiche richieste da Lifecare per la sterilizzazione sono sempre state chiare per questa parte importante della produzione del sensore.

Nel processo di sterilizzazione, Lifecare si impegna a non esporre la chimica avanzata e l'elettronica del sensore a danni. Per questo motivo, abbiamo impiegato molte risorse per un certo periodo di tempo, per arrivare a un metodo che soddisfacesse i requisiti di sterilizzazione e fosse abbastanza delicato per il sensore. L'azienda ha testato diversi metodi e le indagini dimostrano che non è possibile utilizzare calore, pressione, radiazioni gamma, sostanze chimiche e gas.