NeoImmuneTech, Inc. ha annunciato la pubblicazione di dati preclinici che valutano la risorsa principale NT-I7 (efineptakin alfa), un nuovo amplificatore di cellule T, in modelli murini di glioblastoma (GBM). I dati provengono da una pubblicazione intitolata Long-acting recombinant human interleukin-7, NT-I7, aumenta le cellule T CD8 citotossiche e migliora la sopravvivenza nei modelli di glioma del topo, nella rivista Clinical Cancer Research. Il documento è stato pubblicato in collaborazione con l'autore principale Dr. Jian Li Campian, M.D., Ph.D., della Mayo Clinic e ricercatore principale di questo studio, insieme ad altri autori di NeoImmuneTech. Questi dati dimostrano che NT-I7, in combinazione con la radioterapia, ha prolungato significativamente la sopravvivenza in due modelli di glioma dipendenti dall'aumento di cellule T CD8 guidato da NT-I7. Questo studio ha utilizzato un modello murino di glioblastoma, in cui una dose di NT-I7 ha aumentato significativamente i livelli di linfociti nel sangue, negli organi linfoidi e nel tumore e ha migliorato la risposta antitumorale nell'animale. Quando NT-I7 è stato combinato con la radioterapia, questo si è tradotto in un significativo miglioramento della sopravvivenza dei topi; l'aggiunta di temozolomide (TMZ) non ha offerto un ulteriore miglioramento della sopravvivenza. Inoltre, i dati hanno mostrato che NT-I7 ha promosso un microambiente tumorale infiammato aumentando significativamente il rapporto CD8 a Treg, e ha migliorato la risposta anti-tumorale aumentando l'infiltrazione di cellule T che esprimono IFN nel tumore. Mentre la chemioradioterapia ha causato una notevole diminuzione del numero di cellule T CD4 e CD8 nei linfonodi, l'aggiunta di NT-I7 non solo ha ripristinato questi numeri ma in alcuni casi ha superato i livelli visti nei controlli non trattati. NT-I7 è attualmente in valutazione per il trattamento del glioblastoma in uno studio di fase 1/2 in corso (NCT03687957).