Di recente il valore Royal Unibrew A/S ha goduto di un rinnovato interesse da parte degli operatori. La configurazione tecnica suggerisce un proseguimento del movimento rialzista.
Punti forti
● Nell'ultimo anno, gli analisti hanno regolarmente rivisto al rialzo le stime sul fatturato della società.
● Negli ultimi dodici mesi, gli analisti del consensus hanno ampiamente rivisto in maniera positiva il loro giudizio sull'azienda.
● La visibilità sulle prossime attività del gruppo è eccellente. Gli analisti del settore hanno opinioni convergenti sui futuri ricavi dell'azienda. Questa bassa dispersione delle stime conferma la buon
Punti deboli
● Il gruppo ha un rapporto debito/margine operativo lordo (EBITDA) relativamente elevato.
● Rispetto al valore dei suoi attivi tangibili, la valorizzazione dell'azienda appare relativamente elevata.
● Negli ultimi 12 mesi, gli analisti hanno regolarmente rivisto al ribasso le aspettative di utili.
● Negli ultimi mesi le aspettative di utili sono state riviste al ribasso.
● Negli ultimi quattro mesi, il prezzo obiettivo medio degli analisti che seguono il caso è stato ampiamente rivisto al ribasso.
● L'opinione media del consensus degli analisti che seguono il caso è peggiorata negli ultimi quattro mesi.
● I prezzi obiettivo degli analisti del consensus differiscono notevolmente tra loro. Ciò suppone giudizi divergenti e/o una difficoltà nel valutare l'azienda.
Royal Unibrew A/S è specializzata nella produzione e commercializzazione di birra e bevande analcoliche. Il gruppo offre anche bevande al malto e bevande gassate, oltre al sidro. I prodotti sono venduti con i marchi Royal Beer, Lapin Kulta, Cido, Craft, Faxe Kondi, Ceres, Faxe, Original Long Drink, Là?pl?sis, Vitamalt, Mangali, Novelle, Nikoline, Kalnapilis, Egekilde, Supermalt, Polar Monkeys, Lorina, Shaker, Mokaï, LemonSoda, Nohrlund, Power Malt, Fonti di Crodo, CULT, ecc. Nel 2023, Royal Unibrew A/S ha venduto 14,1 milioni di ettolitri di bevande. Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Danimarca (29,3%), Finlandia (24,4%), Norvegia (12,4%), Paesi Bassi (3,1%) e altro (30,8%).