ZURIGO (awp/ats) - Le riserve di divise detenute dalla Banca nazionale svizzera (BNS) sono tornate a calare sensibilmente: a fine novembre si sono attestate a 817 miliardi di franchi, 27 miliardi in meno rispetto a ottobre, mese in cui erano aumentate di 11 miliardi.

L'insieme delle riserve (oro escluso) è passato da 832 a 803 miliardi di franchi, ha indicato oggi l'istituto sul suo sito internet. Gli sbalzi dei dati non sono inconsueti e hanno spesso a che fare con l'evoluzione dei mercati valutari. Possono però anche essere il frutto di manovre di politica monetaria.

Come noto dall'esame della situazione economica e monetaria del 16 giugno scorso la BNS non considera più troppo elevata la quotazione del franco. Un orientamento che è stato confermato anche nell'ultimo appuntamento del 22 settembre, quello che ha segnato la fine dell'epoca degli interessi negativi, con il passaggio del tasso guida dal -0,25% al +0,50%. In giugno era stato operato un primo rialzo dal -0,75% al -0,25%. La settimana prossima (giovedì 15 dicembre) i vertici dell'istituto guidato da Thomas Jordan torneranno a riunirsi e il costo del denaro potrebbe ulteriormente aumentare.