La Gran Bretagna, come l'Unione Europea e altri Paesi, è alle prese con il problema di come proteggere gli utenti dei social media, e in particolare i bambini, dai contenuti dannosi senza danneggiare la libertà di parola.

Venerdì scorso, secondo quanto riportato da Reuters, Snapchat stava cacciando dalla sua piattaforma decine di bambini in Gran Bretagna ogni mese, rispetto alle decine di migliaia bloccati dalla rivale TikTok.

"I genitori chiedono a gran voce una migliore protezione per i bambini online e soprattutto sui social media", ha dichiarato Lucy Powell, Segretario di Stato ombra per il Digitale, la Cultura, i Media e lo Sport, in una dichiarazione rilasciata in risposta al rapporto di Reuters.

"Il Governo ha ritardato e ora annacquato il disegno di legge sulla sicurezza online, affidandosi quasi esclusivamente a tecnologie di verifica dell'età che non sono a prova di errore, quando sappiamo che molti bambini si spacciano per anziani online".

Powell ha aggiunto che il Governo britannico deve rafforzare la legge per "affrontare gli algoritmi e i modelli di business delle piattaforme che promuovono il male e non proteggono i bambini".

Secondo i dati condivisi con il regolatore dei media Ofcom e visti da Reuters, tra aprile 2021 e aprile 2022, TikTok ha bloccato una media di circa 180.000 account sospetti di minorenni in Gran Bretagna ogni mese, ovvero circa 2 milioni in quel periodo di 12 mesi.

Nello stesso periodo, Snapchat ha dichiarato all'autorità di vigilanza di aver rimosso circa 60 account al mese, ovvero poco più di 700 in totale.

Un portavoce di Snap ha dichiarato a Reuters che le cifre travisano la portata del lavoro svolto dall'azienda per tenere lontani i minori di 13 anni dalla sua piattaforma. Il portavoce ha rifiutato di fornire un contesto aggiuntivo o di dettagliare le misure di blocco specifiche adottate dall'azienda.