L'incendio dell'e-scooter di Ola fa parte di una serie di incidenti recenti simili che hanno scatenato un'agitazione sui social media e un'indagine da parte del governo indiano.

L'azienda, sostenuta dal gruppo giapponese SoftBank, ha richiamato più di 1.400 e-scooter e ha nominato degli esperti esterni per indagare sulle cause.

"Se ci saranno eventi in futuro, potrebbero esserci", ha risposto l'Amministratore Delegato Bhavish Aggarwal, quando gli è stata posta una domanda sugli incendi durante un evento privato domenica.

"Ma il nostro impegno è che ci assicureremo di analizzare ogni problema e se ci sono correzioni da fare, le faremo", ha detto, secondo una registrazione dell'evento esaminata da Reuters.

Ha descritto gli incendi come "molto rari e isolati" in una registrazione dell'evento, durante il quale l'azienda ha presentato in anteprima un nuovo sistema operativo per i suoi e-scooter.

La sicurezza antincendio nell'industria automobilistica è un problema più ampio rispetto ai veicoli elettrici (EV), ha detto Aggarwal, aggiungendo che i veicoli a benzina hanno più bisogno di norme di controllo della qualità rispetto all'industria degli EV.

Un numero maggiore di scooter a benzina ha preso fuoco rispetto ai modelli elettrici, e questo problema riguarda l'industria delle due ruote nel suo complesso, ha dichiarato a Reuters Arun Kumar, direttore finanziario di Ola Group.

I risultati iniziali dell'indagine governativa sugli incendi degli e-scooter hanno rivelato un problema con le celle della batteria e il sistema di gestione della batteria di Ola, ha riferito Reuters la scorsa settimana, anche se l'azienda ha affermato che il suo sistema di gestione della batteria non era difettoso.

Sono in corso di indagine anche gli incendi che hanno coinvolto gli e-scooter delle start-up indiane Okinawa e PureEV.

"A volte ci sono dei piccoli difetti, forse nella cella, forse in qualcos'altro, che causano un cortocircuito interno", ha detto Aggarwal, aggiungendo che Ola ha avuto un solo incidente tra i suoi 50.000 e-scooter in circolazione.

Ola importa le sue celle dalla LG Energy Solution della Corea del Sud. Kumar ha detto che tutte le aziende dovrebbero rifornirsi di componenti in modo responsabile e non da "fornitori cinesi non qualificati", per esempio.