Anfia : favorevoli per 73% imprese componentistica le nozze Fca/Psa
24 novembre 2020 alle 18:25
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MILANO (MF-DJ)--Per il 73% delle imprese della componentistica le nozze tra Fca e Psa rappresentano un'operazione favorevole per lo sviluppo della filiera, principalmente per il possibile aumento dei volumi di fornitura grazie alle piattaforme comuni (il 51% delle risposte), ma anche per la presenza del nuovo gruppo su più mercati (il 25%), nonché per l'impulso che potrebbe essere dato alle collaborazioni tra imprese della catena di fornitura (il 23%). Domina invece la percezione dei rischi lo spostamento del baricentro decisionale verso l'estero (il 59% dei rispondenti), mentre per un'impresa su tre la maggiore preoccupazione deriva dalla possibile riduzione dei volumi di fornitura in Italia (il 32%).
E' quanto emerge dall'ultima edizione dell'Osservatorio sulla componentistica automotive italiana, indagine realizzata dalla Camera di commercio di Torino, da Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) e dal Center for Automotive and Mobility Innovation (Cami) del Dipartimento di Management dell'Università Ca' Foscari Venezia.
Lo studio mostra che l'evoluzione del rapporto di dipendenza tra i produttori di componenti e il gruppo Fca, nel 2019 segna una riduzione, seppur contenuta, della dipendenza dal gruppo, segno del proseguimento del processo di riorganizzazione delle imprese della componentistica italiana come fornitori di aziende estere. Scendono al 73% le imprese che hanno dichiarato di avere il gruppo italo-americano, direttamente o indirettamente, nel proprio portafoglio clienti, il valore più basso registrato nell'ultimo quinquennio, mentre rimane stabile la quota di quelle per le quali il fatturato prodotto da vendite a Fca rappresenta oltre la metà dei ricavi (il 34%), peso tuttavia lontano dai valori riscontrati nel 2017 (il 41%). Nell'insieme scende lievemente anche la quota media dei ricavi generati da commesse del gruppo Fca (il 36,6% a fronte del 37,4% dell'anno precedente). In Piemonte, analogamente al 2018, quasi otto imprese su dieci hanno prodotto parte del proprio fatturato 2019 grazie alle relazioni con Fca, mentre cinque anni prima erano l'87%.
Stellantis N.V. figura tra i principali costruttori automobilistici mondiali. L'attività del gruppo è organizzata essenzialmente attorno a 4 poli :
- vendita di autovetture e veicoli commerciali: marchi Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, Fiat, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram, Vauxhall, Free2move e Leasys;
- vendita di veicoli di lusso : marchi Maserati e DS Automobiles;
- vendita di attrezzature automobilistiche: sistemi interni, sedili auto, esterni auto, sistemi di controllo delle emissioni, ecc. ;
- altro: finanziamento delle vendite (acquisto, noleggio, leasing, ecc.), servizi assistenza post-vendita, ecc.
La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Paesi Bassi (0,8%), Nord America (46,7%), Francia (9,5%), Brasile (7,3%), Italia (6,2%), Germania (5,5%), Regno Unito (4,4%), Cina (0,6%) e altri paesi (19%).