STRATEC Biomedical AG ha riportato i risultati degli utili consolidati per il primo semestre conclusosi il 30 giugno 2018. Per il periodo, la società ha registrato un fatturato di EUR 90.165.000 contro EUR 100.723.000 di un anno fa. L'EBITDA rettificato è stato di EUR 12.178.000 contro EUR 16.446.000 di un anno fa. L'EBIT rettificato è stato di EUR 8.846.000 contro EUR 12.816.000 di un anno fa. L'utile netto consolidato rettificato è stato di EUR 7.240.000 contro EUR 9.902.000 di un anno fa. L'utile per azione rettificato è stato di EUR 0,61 contro EUR 0,84 di un anno fa. L'utile per azione è stato di EUR 0,22 contro EUR 0,52 di un anno fa. La guida finanziaria comunicata per l'esercizio 2018 non ha tenuto conto di alcun impatto derivante dalla prima adozione dell'IFRS 15, poiché la valutazione completa in materia non è stata completata a causa del gran numero di contratti rilevanti. Dopo la valutazione completata dei possibili effetti e sulla base dei recenti sviluppi operativi, la guida finanziaria per l'esercizio 2018 è stata modificata come segue. Tenendo conto delle nuove politiche contabili, per l'anno fiscale 2018 STRATEC prevede ora una crescita del fatturato corretto per gli effetti del cambio di circa il 3% - 5% (base 2017: 209,8 milioni di euro). Si prevede che la prima adozione dell'IFRS 15 avrà un impatto sulla crescita del fatturato riportato nel 2018 con un fattore positivo di circa due punti percentuali. Rettificata per questo effetto, la nuova guidance implica una crescita organica del fatturato tra l'1% e il 3%. La precedente guidance indicava una crescita organica almeno in un intervallo percentuale a metà della singola cifra. Una crescita organica delle vendite inferiore a quella originariamente prevista è dovuta principalmente a una fase di ramp-up più lenta del previsto per i prodotti lanciati di recente e a minori impegni di acquisto presso grandi clienti. Nell'anno fiscale 2018 si prevede un margine EBIT rettificato di circa il 16%-17%. Le aspettative leggermente ridotte sulla redditività rispetto alla guida precedente (circa il 17%) sono dovute principalmente al fatto di non essere in grado di sfruttare le economie di scala.